«Mi candido con Fratelli d’Italia, che crede in volti nuovi, seri, decisi, ma anche liberi di esprimere le proprie opinioni. Non potevo che scegliere questo partito visto che come premier abbiamo una donna, Giorgia Meloni».
È già stata candidata invece, con successo, alle elezioni comunali?
«Sì inaspettatamente, in quanto anche a Zelo ero, diciamo così, un volto nuovo. Le persone mi conoscevano, vivo a Zelo dal 1982, ma ero alle prime armi in politica. Ciononostante ho preso molti voti. Speriamo che questo consenso si ripeta anche alle regionali».
La mole di lavoro non la spaventa? Si era già dimessa da consigliere comunale...
«Mi sono dimessa dal consiglio comunale di Zelo non tanto per la mole di lavoro quanto per la mole di lavoro che non trovava riscontro, vanificando tutti i miei sacrifici. Da quando ho colto l’invito di Fratelli d’Italia, ho trovato una nuova motivazione e voglia di fare. Dunque posso dire che ho la sensazione che qualcosa stia cambiando».
Dunque cosa porterà al Pirellone se venisse eletta?
«La meritocrazia. Sono stufa di vedere sempre persone nelle posizioni di potere e solo perché sono il fratello o la sorella di qualcuno: l’Italia si deve basare sul merito e la competenza, basta corruzione. Vorrei che la Regione venisse gestita come una società privata: organizzazione ed efficienza, quindi controllo delle spese e meno sprechi. Ci siano incentivi legati ai risultati! Ma l’obiettivo della Regione deve essere sempre il miglioramento della vita dei cittadini»
Quali battaglie affronterebbe da consigliera regionale?
«Vorrei battermi contro la violenza sulle donne. Il 2012 è stato drammatico in Italia ed non è una questione privata ma politica: il femminicidio è fenomeno che va estirpato dalla nostra società. Quindi c’è molto da fare e so che c’è grande mobilitazione da parte di associazioni e studenti per dire basta; ma vorrei, se andassi in regione Lombardia, impegnarmi in prima persona».
Ha degli obiettivi che vorrebbe fossero realizzati per il suo territorio, magari col suo contributo?
«Riguardo alle donne, credo debba essere favorito il lavoro femminile con più di asili nido aziendali, più flessibilità e part-time. Un traguardo che mi pongo, gettando lo sguardo su altre tematiche, è la realizzazione della metropolitana fino a Zelo: la stiamo aspettando da tanti anni ed è assolutamente necessaria. Tutti i pendolari che arrivano dalle province di Lodi, Cremona e Milano risparmierebbero soldi e tempo, in più ci sarebbero molto meno inquinamento e meno incidenti lungo la Paullese».
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