Nel Lodigiano è boom di single. In dieci anni le famiglie composte da una sola persona sono aumentate del 42 per cento passando da 18.663 a 26.527. Un vero e proprio esercito che rappresenta il 29 per cento dei nuclei familiari totali. È quanto emerge da un’elaborazione della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza sui dati Istat dell’ultimo censimento della popolazione.
A Lodi e Meleti le famiglie unipersonali sono il 35 per cento, il dato più elevato a livello provinciale. Percentuali superiori alla media – spiega la Coldiretti Interprovinciale – si osservano anche a Castelnuovo Bocca d’Adda (33%), Cornovecchio (33%), Maccastorna (32%), Turano Lodigiano (32%), Corno Giovine (31%), Bertonico (30%), Caselle Landi (30%), Codogno (30%), Livraga (30%), San Rocco al Porto (30%), Santo Stefano Lodigiano (30%).
«La struttura familiare sta cambiando anche in un territorio a forte tradizione agricola come il Lodigiano – commenta Alessandro Ubiali, Presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – In un decennio, il numero dei componenti è sceso da 2,52 a 2,4 e nello stesso tempo sono aumentati coloro che vivono da soli. Un cambiamento – continua Ubiali – che influisce anche sullo stile di vita, sulle attività e sulla spesa quotidiana».
A livello economico – continua la Coldiretti Interprovinciale – il costo della vita incide di più sul bilancio di una famiglia unipersonale. In Lombardia, ad esempio, ogni mese un “single” spende in media 1.961 euro rispetto ai 1.064 euro di ogni componente di una famiglia di tre persone. Le differenze si riscontrano anche in voci di spesa più specifiche: 335 euro per cibi e bevande contro i 185 euro, e 698 euro contro 281 euro per l’abitazione.
Negli anni della crisi il carrello della spesa delle famiglie è cambiato: si sono ridotte non solo le quantità di alcuni alimenti, quali carne rossa, frutta e verdura, ma si è risparmiato anche sulla qualità. Nel 2013 solo i discount hanno fatto registrare un incremento delle vendite. In questo scenario – conclude la Coldiretti – tengono le vendite dei farmers’ market: oltre 40 su Milano, Lodi e Monza nel contesto dei 150 attivi a livello regionale, dove i consumatori scelgono il prodotto per le sue caratteristiche di qualità e trasparenza sull’origine made in Italy.
© RIPRODUZIONE RISERVATA