Subito in calo a piazza Affari stamattina il titolo del Banco Popolare dopo la lettera della Bce che pone condizioni severe per la fusione con Bpm. «Anche il mercato aveva dubbi alla luce dell’ammontare di crediti deteriorati che sarebbero in pancia alla nuova realtà e gran parte provenienti dal Banco Popolare. Sembra chiaro che la Bce chieda prima di rafforzare il capitale perchè vuole evitare la nascita di una anatra zoppa», commenta un analista. Nel corso della giornata le azioni hanno poi ripreso quota tornando abbondantemente in positivo.
A questo punto l’assemblea dei soci del Banco Popolare, in programma domani sabato 19 marzo a Lodi dalle 8.30, non sarà il “palcoscenico perfetto” per confermare in forma ufficiale il via libera alla fusione con la Banca Popolare di Milano. I vertici dell’istituto si presentano con numeri positivi: utile netto 2015 di 430 milioni di euro e dividendo di 15 centesimi per azione.
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