“Ritirata” di Poste Italiane: il Lodigiano ha vinto la prima battaglia contro l’introduzione della posta a giorni alterni. Il servizio di recapito quotidiano per ora è salvo anche nei 17 comuni in origine destinatari della “rivoluzione”, cioè Abbadia Cerreto, Bertonico, Brembio, Borghetto, Camairago, Caselle Landi, Castelnuovo, Cavacurta, Corno Giovine, Corno Vecchio, Corte Palasio, Maccastorna, Meleti, Merlino, Pieve Fissiraga, Santo Stefano, Senna, Terranova, Turano, Villanova.
Regione Lombardia ha infatti confermato la sospensione della riorganizzazione generale dei servizi di corrispondenza nel Lodigiano. «Abbiamo vinto una battaglia importante – commenta il presidente dell’Associazione Comuni del Lodigiano (Acl) Giuseppe Sozzi -, ora bisogna sedersi ai tavoli con la medesima forza e unità; e non parlo solo dei 20 comuni più interessati al problema ma di tutte le amministrazioni comunali lodigiane, al fine di consolidare questo risultato».
Ieri mattina alla Provincia di Lodi è pervenuta la nota del sottosegretario regionale Daniele Nava riguardante i servizi di Poste italiane e i progetti di riorganizzazione sul territorio del Lodigiano. La società puntava ad avviare il prima possibile, in una ventina di Comuni, la consegna di bollette e giornali per soli 10 giorni al mese: il lunedì, mercoledì e venerdì la prima settimane, il martedì e giovedì in quella successiva. Una rivoluzione che avrebbe toccato anche i portalettere, costretti a consegnare in una decina di giorni tutta la giacenza. Da qui l’assemblea informativa a Brembio e quindi la battaglia congiunta di Provincia, Acl e sindacati che ieri mattina si erano ritrovati a palazzo San Cristoforo proprio per redigere insieme una lettera di protesta da inviare a Poste Italiane, al Governo, alla Regione e in copia all’Associazione nazionale comuni italiani (Anci). La nota del sottosegretario Nava ha anticipato i tempo, informando che il Tavolo regionale, composto da Regione, Anci, Upl e Poste “ha preso in considerazione la richiesta del Lodigiano ed ha assunto alcuni impegni”. Nello specifico è stata assicurata la sospensione della riorganizzazione generale dei servizi della Fase III del recapito di corrispondenza a giorni alterni, condividendo la disponibilità ad attivare un tavolo provinciale di confronto sul tema dei disservizi anche nel territorio del Lodigiano.
Un punto che ha trovato concorde in particolare il presidente della Provincia Mauro Soldati che ha invitato «alla composizione del tavolo provinciale, non dimenticando la relazione con gli altri territori che si trovano nelle stesse condizioni di sofferenza dei nostri comuni. Va evidenziato come l’impatto, per ora scongiurato, di questa riorganizzazione, se venisse attuata, porterebe ricadute enormemente negative sui cittadini, le aziende, e il territorio».
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