«Siamo pronti al dialogo ma basta campanilismi». Il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, commenta in questi termini la nuova carta geografica del Paese sfrondata di 35 Province compresa quella di Lodi, precisando che non ci saranno licenziamenti. «Vedremo che cosa accadrà - dice in un’intervista al «Messaggero» - quello che so è che, insieme a Patroni Griffi e agli enti territoriali intervenuti con le loro proposte in questo processo di razionalizzazione e di accorpamento delle Province, ci siamo mossi non con una scelta dall’alto ma di condivisione con chi ha voluto discutere questa riforma. Non c’è stata un’azione dello Stato dall’alto, ma un metodo di decisione di tipo orizzontale».
Secondo Cancellieri, «in un quadro di dialogo ad ampio raggio, di tutti con tutti e alla luce dei cambiamenti che sono intervenuti nella società in questi secoli io credo sia venuto il momento in cui i campanilismi possano essere superati. Senza forzature naturalmente e ascoltando ogni proposta. In questa riforma del governo, per la quale bisogna ringraziare anzitutto Patroni Griffi per l’impegno e per l’energia che vi ha dedicato e che continuerà per gli altri provvedimenti che seguiranno, ci potranno essere dei correttivi». Cancellieri spiega che con le nuove norme «tutti gli uffici periferici dello Stato faranno riferimento alle prefetture degli enti soppressi». E assicura: «Nessun licenziamento, cambiano gli assetti».
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