Provveditorato, il rischio chiusurasul tavolo del consiglio provinciale

Il presidente della Provincia e il sindaco di Lodi hanno già scritto al ministro Gelmini, ma sul rischio di chiusura che grava sul provveditorato la Lega Nord chiede una presa di posizione anche al consiglio provinciale. L'allerta era scattato la settimana scorsa, quando da indiscrezioni era emerso il possibile accorpamento dell’ufficio scolastico provinciale con quello di Milano o di Cremona. Immediata la presa di posizione congiunta di palazzo San Cristoforo e dell’amministrazione del capoluogo in difesa del servizio attivo sul nostro territorio, a cui è seguita l’iniziativa dei consiglieri provinciali del Carroccio, firmatari di un ordine del giorno protocollato oggi. Nel testo si ritrova il concetto che sta alla base della battaglia del territorio contro il rischio che Roma cancelli l’ufficio: in questo momento di profonda crisi economica i tagli devono «ricadere su altre fonti di spreco che non tolgano dei servizi di base essenziali per i cittadini lodigiani», scrivono i consiglieri lumbard, un principio già espresso da Guerini e Foroni nella loro lettera al ministro Gelmini. L’ordine del giorno che sarà presentato in consiglio provinciale chiede poi che la giunta di palazzo San Cristoforo si impegni a proseguire nell’impegno verso il governo, che venga convocato un tavolo di lavoro congiunto fra Provincia di Lodi e i rappresentanti di tutti i Comuni e con rappresentanti del corpo docente, infine che vengano coinvolti anche le rappresentanze dei genitori.

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