Una poltrona divisa “a metà”, ma più sbilanciata verso il centrosinistra, almeno per il momento. A San Donato, come tutti si aspettavano, si andrà al ballottaggio: a contendersi lo scettro di sindaco saranno Andrea Checchi, il candidato scelto da Pd, Idv, Sel e Noi per la città, e Marco Zampieri, il candidato sostenuto da Pdl, San Donato 2012 e Insieme per San Donato. Il risultato definitivo arriva alle 23.55. La sorpresa è la “forbice” che separa i due pretendenti al “trono”: il primo tocca inaspettatamente il 43,51 per cento, il secondo si blocca al 29,12 per cento.
Stupisce, ma fino a un certo punto, il successo del Movimento Cinque Stelle, che asseconda l’insofferenza dei cittadini per la politica: la “grillina” Alessandra Salamina porta a casa un 9,08 per cento. Il terzo polo di Francesco Forenza arriva a 7,48, mentre la sinistra di Massimiliano Mistretta si ferma al 4,95. Caduta libera per la Lega nord che, come è noto, questa volta ha deciso di correre sola: Luigi Ghilardi non riesce a superare il muro del 4 per cento (3,46 il definitivo). La Destra di Massimiliano Russo raccoglie l’1,5 per cento dei consensi, i Pensionati di Pietro Marangoni sfiorano il punto percentuale (0,91 per cento).
SANDONATESI ALLE URNEI cittadini che hanno deciso di presentarsi alle urne sono stati 15.421, il 63,08 per cento; le donne hanno garantito una maggiore affluenza, sono state 8.058 le residenti che hanno partecipato alla tornata (63,72 per cento), contro 7.363 uomini (62,39 per cento). Complessivamente, gli aventi diritto ammontavano a 24.448.
Ieri pomeriggio una ventina di sandonatesi ha deciso di seguire lo spoglio in diretta, presso la sede del Comune, anche qualche candidato ha fatto una tappa veloce nella sala, per controllare l’andamento dello scrutinio. Tra i presenti c’era il sindaco uscente, Mario Dompè. Più il tempo passava, però, più curiosi si affacciavano nell’aula del municipio.
Se si dà uno sguardo al risultato delle liste (29 seggi su 31) , è evidente come il movimento di Grillo sia riuscito a “rubare” voti all’Idv (che prende solo il 2,15 per cento) e alla Lega. Tra chi sostiene Checchi, Sel e Noi per la città si attestano entrambi intorno al 5 per cento, con il Pd che incassa il 31,15 per cento; tra chi fa il tifo per Zampieri, invece, emerge il debole risultato del Pdl (21,68 per cento), mentre c’è chi si aspettava di più da Insieme per San Donato (5,31 per cento).
LO SPOGLIO IN DIRETTALo spoglio è partito con un vero e proprio balzo in avanti di Checchi su Zampieri: le sezioni esaminate erano solo 5 alle 17.47, ma la “star” del centrosinistra aveva raggiunto il 43 per cento, contro il 31,42 dell’avversario. La Salamina ha esordito con i fuochi d’artificio, sfiorando la soglia dell’8 per cento, una performance molto simile a quella di Forenza. Entrambi hanno seminato la Lega nord, ferma al 3,21 per cento.
A metà dell’opera, 16 seggi scrutinati su 31 alle 19.20, il distacco tra i due sfidanti è cresciuto, con Checchi al 44,24 per cento e Zampieri più indietro, al 28,28 per cento. A quel punto il Movimento Cinque Stelle era vicinissimo al 9 per cento e sembrava intenzionato a continuare la sua corsa; il Carroccio, invece, era ancora “inchiodato” attorno al 3-4 per cento.
A mano a mano che arrivavano i risultati, però, la situazione sembrava “cristalizzarsi” sempre più, senza colpi di scena. L’imprevisto è arrivato dopo le 21, quando qualcosa si è inceppato nel meccanismo insieme all’esito della sezione 15. Nel frattempo la sala si è riempita di gente e Checchi ha fatto il suo ingresso in Comune accolto da un applauso.
Proprio in quel momento, però, tutti sapevano che i numeri del seggio mancante avrebbero spostato le percentuali solo di un soffio. I sandonatesi si preparano al ballottaggio, torneranno alle urne il 20 e il 21 maggio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA