S. Giuliano: il centrosinistra si spacca in sei. Sulla scheda anche Pdl e Lega

Otto candidati sindaci in lizza per la prima poltrona della città e circa trecento aspiranti consiglieri comunali, suddivisi in 15 liste, che si contenderanno i 24 posti in aula istituzionale. Questo l’articolato panorama che attende gli elettori di San Giuliano, che torneranno alle urne per le amministrative a soli due anni dalla maratona elettorale del 2009 in cui, dopo un serrato ballottaggio, la spuntò Gina Greco del Partito Democratico, uscita dall’istituzione nel novembre scorso a seguito di un atto di sfiducia dovuto a contrasti interni con una parte della sua maggioranza.

Proprio le spaccature legate a una difficile pagina politica che si è trovato ad affrontare il centrosinistra hanno prodotto come risultato la discesa in campo di sei candidati sindaci provenenti dalla stessa matrice, a cui si aggiunge la formazione del Pdl e quella della Lega, che al primo turno correrà da sola.

Le formazioni, partendo dagli aspiranti primi cittadini, a cui sono abbinate le liste a sostegno, sono così ripartite: Massimo Molteni (Sinistra ecologia e libertà, Federazione della sinistra, lista civica “La città che sale”), Alessandro Lorenzano (Pd, Idv, lista civica di centro), Marco Toni (liste civiche “Vivi bene San Giuliano con Marco Toni”, “Civis”, “San Giuliano democratica”), Giovanna Bugada (Fare bene la nostra città), Sergio Borsato (Partito comunista dei lavoratori), Giorgio Salvo (San Giuliano a 5 stelle), Maurizio Broccanello (Pdl, lista civica "San Giuliano città nuova"), Stefano Dornetti (Lega nord).

Le anticipazioni delle scorse settimane hanno trovato conferma nella giornata di sabato, quando le forze politiche hanno presentato presso l’ufficio elettorale del municipio candidature, liste e programmi, con firme di appoggio a corredo. Ciascun elenco di aspiranti consiglieri riuniti all’ombra di un simbolo ha infatti richiesto un minimo 175 sottoscrizioni da parte di cittadini. Per sicurezza, onde evitare intoppi dell’ultimo minuto, ogni formazione ne ha raccolte circa 200. Significa che 3mila sangiulianesi sono stati protagonisti dei preparativi, che sono stati completati nel corso di una laboriosa parentesi, in cui i militanti hanno cercato sponde tra strade, mercati e piazze.

A giocare d’anticipo è stata la Lega nord, che dopo lo scivolone dell’esecutivo Greco ha immediatamente annunciato la ferma intenzione di puntare su Stefano Dornetti, mentre il rebus per il candidato del Pdl è stato l’ultimo ad essere sciolto, con il responso che è arrivato nelle scorse settimane.

A questo punto gli avversari si preparano ad affrontare la consueta battaglia per contendersi la fiducia degli elettori.

La vera e propria staffetta prende quota in questi giorni, in cui partiti e liste civiche si sono lasciati alle spalle la corsa contro il tempo per arrivare puntuali a sbrigare gli aspetti formali entro sabato a mezzogiorno. Ora il gioco entra nel vivo.

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