Un coro di 300 piccoli sandonatesi che intonavano l’inno di Mameli ieri mattina si è alzato da via Libertà, facendo calare il dedalo di strade circostanti la scuola elementare “Matteotti” in un clima patriottico. Gli alunni hanno cantato “Fratelli d’Italia”, per poi sventolare in aria le loro bandierine tricolore. In un evento del tutto speciale i loro occhi sono rimasti incollati di fronte all’insolita cerimonia dell’alzabandiera, proposta dall’amministrazione comunale nell’ambito del programma di celebrazioni per ricordare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Al loro fianco, tra i tanti partecipanti, comprese le autorità comunali, si sono schierati alcuni volontari della sezione milanese “Lucio Manara” dell’associazione nazionale Bersaglieri, che con simpatia hanno aderito all’invito. Per l’occasione i giovanissimi hanno anche potuto ascoltare una testimonianza importante di una figura che ieri ha vissuto ciò che oggi le giovani generazioni studiano sui libri di scuola. Tra loro c’era infatti Giancarlo Cioffi, 91 anni, reduce del fronte russo nelle file della Savoia Cavalleria, il quale ha ricordato cosa significa amare la Patria, chiedendo ai rappresentanti dell’infanzia un impegno in prima persona per renderla sempre migliore, giorno dopo giorno. A vincere, nella giornata di ieri, è stato proprio lo slancio, animato dalla curiosità e dalla voglia di partecipare, con cui gli alunni hanno salutato l’iniziativa a loro riservata, fatta di colori e musica ricchi di significato. «Ringrazio la dirigente e gli insegnanti del plesso scolastico - ha commentato l’assessore all’istruzione Rosa Carriero - per l’entusiasmo con cui hanno aderito alla nostra programmazione per i 150 anni dell’Unità nazionale. Vedere gli alunni cantare con tanta passione e felicità è stata una straordinaria esperienza che ben ci fa sperare per il futuro del nostro Paese». Ma non è finita qui. La manifestazione ha infatti siglato l’esordio di un’iniziativa itinerante, proposta dallo storico locale Stefano Sportelli, che proseguirà anche negli altri plessi di San Donato. Nei prossimi giorni quindi altri coetanei saranno disposti in prima fila per assistere alla stessa cerimonia che al debutto è stata salutata con vivace interesse dal gruppo della Matteotti. Altri quartieri della città vivranno così gli stessi momenti in cui verranno chiamati all’appello i cittadini del futuro.
Giulia Cerboni
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