Giuseppe Rossi confermato alla guida degli ospedali lodigiani. A coordinare l’Ats della città metropolitana, invece, che riunirà la vecchia Asl di Lodi, Milano 2 e Milano 1, sarà Marco Bosio. A coordinare gli ospedali di Melegnano e della Martesana, invece, è stato nominato il nuovo manager Mario Alparone.
Sabato mattina la giunta guidata da Roberto “Bobo” Maroni ha nominato i top manager della sanità uscita dalla nuova legge di riforma. Le Aziende ospedaliere sono state trasformate appunto in Asst, Aziende socio sanitarie territoriali e le Asl in Ats, Agenzie di tutela della salute.
Fino all’ultimo momento la riconferma di Rossi è stata in bilico, anche se Maroni aveva annunciato la sua volontà di confermare il manager a Lodi e tutti gli altri direttori generali già in carica. A rivendicare il posto di Lodi c’erano Forza Italia e i leghisti salviniani della Bassa in contrasto con Rossi. Quest’ultimo, che non ha mai fatto mistero di voler restare a Lodi, è soddisfatto: «In pubblica amministrazione - commenta il manager specializzato in cardiologia - per realizzare i progetti ci vogliono gli anni. Per fare la Terapia intensiva (Tis) ci sono voluti 3 anni e 3 anni anche per la cartella informatica. Occorre per esempio aspettare il ricambio generazionale e fare in modo che le idee partano dal basso e non siano imposte dall’alto. Tutto ciò richiede molto tempo. Io credo davvero che la stabilità nella leadership sia fondamentale per fare le cose. La stabilità paga. Conosco molto bene Bosio. Lui era responsabile della qualità a Lecco quando io ero direttore sanitario all’Asl. Abbiamo fatto molto insieme. È una persona brava e preparata». Rispetto alla nomina dei suoi collaboratori Rossi non si pronuncia: «È ancora troppo presto». Da quanto però si evince è interessato a continuare il lavoro con il direttore sanitario Roberto Riva; come direttore socio sanitario, nei giorni scorsi, circolava, invece, il nome di Paolo Bernocchi, coordinatore degli ospedali di Casale e Sant’Angelo.
Bosio, vicino a Forza Italia, preferisce definirsi un «tecnico». Nato il 30 novembre 1962 e laureato in medicina all’università statale di Milano, si è specializzato in igiene e medicina preventiva. Attualmente direttore sanitario del policlinico Gemelli, in precedenza è stato direttore sanitario degli ospedali di Desio e Vimercate e del San Matteo di Pavia. «Ho già sentito l’attuale direttore dell’Asl Fabio Russo -annota Bosio -, il lavoro dei primi 6 mesi consisterà nella fusione. Si tratta di un lavoro molto complesso e graduale che verrà realizzato salvaguardando l’assistenza ai cittadini. Anche se l’Ats sarà della città metropolitana sarà valorizzata la specificità dei territori». Agli ospedali di Melegnano e Vimercate, invece, è stato nominato al posto di Paolo Grazioli, Mario Alparone. Classe 1963, laureato in economia aziendale alla Bocconi di Milano, Alparone è attualmente direttore amministrativo all’Asl di Monza e Brianza. Il sandonatese Michele Brait è stato nominato direttore dell’Asst di Pavia, mentre Simona Mariani, già direttore a Lodi, pur avendo superato il test, è stata esclusa da questo giro di nomine.
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