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Martedì 06 Settembre 2016
Trezza, l’appetito vien
mangiando:«Vorrei fare gli Europei Master»
L’appetito (di vittorie) vien mangiando. E di appetito, di successi ma soprattutto di pallanuoto, ne sta tornando a Sante Trezza, leggenda della realtà pallanotistica lodigiana consacrata agli albi d’oro nel 1978 dallo scudetto conquistato difendendo la porta della Pro Recco, la compagine italiana più vincente di sempre: con i compagni di allora Trezza, dopo i recenti campionati italiani Master, con ogni probabilità tornerà a giocare in campo internazionale dal 12 al 18 settembre a Rijeka (Croazia) negli Europei per club dedicati ai veterani.Finita la carriera in modo un po’ turbolento (con una squalifica poi amnistiata) a metà degli anni Ottanta, Trezza aveva giocato una stagione in Australia da Master nel 1988/1989, poi più nulla. Dieci giorni fa, a 27 anni dalle ultime apparizioni agonistiche, Trezza è tornato in vasca da giocatore: con i colori del Nuoto 2000 Napoli e assieme a un’altra gloria della pallanuoto lodigiana, Claudio Bartiloro, ha vinto il titolo italiano M60 a Riccione. Ovviamente sempre da portiere, un ruolo trovato quasi per caso: «A essere sincero mi sarebbe piaciuto anche segnarli, i gol, ma fin da giovanissimo mi dissero di andare in porta: lo feci, videro che ero portato e lì rimasi». Il vizio di negare la gioia della marcatura altrui non è certo andato perduto visto che ai tricolori ha vinto il premio come migliore del torneo nel ruolo. «Non sono mai stato fermo - spiega il lodigiano, oggi 64 anni, in gioventù per quattro stagioni nel giro della Nazionale Under 21 dal 1969 al 1972 -, ma temevo di fare brutta figura. Invece meglio di così non poteva andare: mi sono divertito, ho rivisto vecchi amici e ho giocato nello stesso torneo di mio figlio (Paolo Trezza, ovviamente come portiere, ha infatti conquistato il quarto posto da M30 con la Pallanuoto Milano, ndr)».Tra i vecchi amici che Trezza senior ha incontrato a Riccione c’è anche Paolo Galbusera, che giocò con lui alla Pro Recco: tra una chiacchiera e l’altra e coinvolgendo anche un altro ex del club ligure come Carlo Massa è nata l’idea di gettarsi nella mischia anche agli Europei. «Non ho ancora preso una decisione definitiva, ma molto probabilmente sarò in vasca a Rijeka», dice il diretto interessato, che proprio in questi giorni si sta recando a Sori (Genova) per allenarsi con i vecchi compagni.La sua passione per la pallanuoto negli anni è sempre rimasta forte: «Seguirò il torneo olimpico, il “Settebello” ha stupito battendo la Serbia prima dei Giochi: ci sono sei o sette squadre che possono ambire alle medaglie tra cui l’Italia, la differenza la potrà fare uno Stefano Tempesti al top». L’occhio dell’estremo difensore è lo stesso dei tempi d’oro.
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