Se il sogno è così folle da sembrare realtà

Un sindaco sfortunato e incompreso, un diplomatico non tanto tutto d’un pezzo, uno strano assessore, una segretaria innamorata dei sogni e dell’amore, un antenato leggendario; e soprattutto uno scrittore che confonde la Storia con il presente, l’immaginazione con la sua esperienza: questi sono gli ingredienti del romanzo surreale e visionario di Delgado Aparaìn. La vicenda prende le mosse da un buco che letteralmente sprofonda nella strada principale di un paesino sudamericano, tanto immaginario da sembrare incredibilmente autentico, e coinvolgerà un uomo venuto dal Primo Mondo per proporre una miracolosa soluzione. L’autore, con una grande padronanza dei diversi piani narrativi, riesce a trascinarci attraverso un racconto che, con le sfumature del grottesco e dell’improbabile, gioca sul filo del rasoio della credibilità, fino a mescolare, fino a far sconfinare la letteratura nella vita vera, o viceversa. E soprattutto dall’inizio alla fine ci insinua uno straordinario dubbio: è sempre possibile distinguere la realtà dalla fantasia?

Mario Delgado AparainL’uomo di BruxellesGuanda Casa, editrice Milano 2013pp. 157 12.50 euro

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