Una “microstoria” di Alida Giacomini

Dopo una vita passata a lavorare nel mondo della scuola, come docente prima, poi come dirigente, si è riscoperta scrittrice, conquistata dall’amore per le lettere e per la ricerca storica. Alida Giacomini, già preside dell’istituto omnicomprensivo di Lodi Vecchio, ha pubblicato di recente la sua terza fatica per i tipi delle edizioni Antares di Pavia. Il volume si intitola Fossato di Vico nelle carte di Santa Maria d’Appennino dal 1003 al 1380 e prende le mosse dalla tesi di laurea della professoressa. Mentre studiava, infatti, ha approfondito la storia della sua città natale, costruendo su di essa, ad anni di distanza, un libro ricco di testimonianze e informazioni. Un testo di respiro locale, ma per certi versi esemplare di quella che viene chiamata la microstoria. Soprattutto, e non c’erano dubbi conoscendo l’autrice, un volume ricco di informazioni e di particolari, ben documentato e preciso, dove le valutazioni soggettive non hanno peso e a farla da padrone sono i documenti. Allegato al volume, come ormai sempre accade per i testi della professoressa Giacomini, si trova anche un cd che trasforma il testo scritto in audiolibro regalando una nuova prospettiva di ascolto e di acquisizione di nozioni e dettagli. Un risultato apprezzabile per la scrittrice lodigiana d’adozione che ha al suo attivo altre due pubblicazioni: Racconti europei di Fate e d’Acqua e Eurovagando con le fate nell’acqua. Del suo impegno si rivela entusiasta anche Giuseppe Bonelli, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Lodi, che si augura che la passione della preside in pensione «contribuisca nel futuro ad incrementare la conoscenza tra le nostre giovani generazioni».

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