Rubriche/Lettere
Venerdì 25 Febbraio 2011
A conti fatti il risparmio con il “tesserone” è ridicolo
di Luisa Piccin, Comazzo
Ho letto gli articoli pubblicati il 24 febbraio riguardanti il trasporto pubblico. Avevo già segnalato i disagi con la Line di Lodi e vorrei ribadire che per mandare a scuola mia figlia da Lavagna di Comazzo a Lodi spendo in questo anno scolastico circa 700.00 euro. Dobbiamo avere due tessere di riconoscimento con fotografia a pagamento (l’azienda è sempre la Line) una per la tratta interurbana e una per la navetta urbana. Il percorso da scuola alla stazione con la navetta è vergognoso, il pullman è stracarico fino all’inverosimile, qualcuno ogni tanto si sente male a causa del sovraffollamento. Le navette che arrivano all’uscita dalla scuola dovrebbero essere due ma non sempre è così, quindi non avendo la certezza tutti i ragazzi salgono sul primo autobus in arrivo perché chi alla stazione deve prendere la coincidenza per arrivare come nel mio caso a Lavagna se perde il pullman delle 13.30 deve aspettare un’ora mentre se si esce da scuola alle 14.10 e si perde quello delle 14.30 non rimane altro che aspettare il pullman delle 16.50 che arriva a Lavagna alle 17.50. C’è qualche corsa nel frattempo che arriva a Zelo ma noi abitiamo a Lavagna. Per quest’anno scolastico è stato inventato il tesserone, spiegatemi quali vantaggi comporta perché a me sembra che la spesa è pressoché uguale, a conti fatti il risparmio è ridicolo, in compenso si deve pagare anticipatamente e recarsi pure a Lodi più di una volta per farselo rilasciare, oltretutto mi sembra che vale solo per la tratta interurbana e quindi l’abbonamento per la navetta con relativa tessera di riconoscimento dovrei farla comunque. Io credo che ci vorrebbe più impegno e più concretezza nel cercare di rendere la vita un pochetto più facile a chi deve viaggiare con il mezzo pubblico perché non ha ancora l’età per la patente. Ma perché non investiamo sul trasporto pubblico?
di Luisa Piccin, Comazzo
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