A questo punto speriamo che il prefetto si faccia vivo

Lunedì 22 maggio il Consiglio Comunale di Somaglia ha approvato un documento riguardante l’accoglienza dei richiedenti asilo.

Si tratta di un testo che contiene diversi punti che, a mio avviso, meritano di essere sottolineati.

Intanto il documento si apre con la frase “questa Amministrazione Comunale è in linea di principio favorevole all’accoglienza dei migranti”. Quindi è una presa di posizione esplicita ed impegnativa, il contrario dell’atteggiamento di coloro che delle persone migranti neppure vuole parlare.

Il documento fotografa la situazione numerica della presenza a Somaglia delle persone extracomunitarie e le molte iniziative in essere per favorirne l’inserimento sociale da parte di Comune, Parrocchia, mondo della scuola, volontariato. Si rivolge al Prefetto di Lodi per chiedere di rispettare i criteri contenuti nell’accordo Ministero dell’Interno-Anci circa la presenza delle persone richiedenti la protezione internazionale, proprio per consentire un effettivo inserimento di chi oggi è presente nel territorio comunale di Somaglia.

Inoltre, coerentemente ai contenuti di una lettera congiunta Comune e Parrocchia di Somaglia inviata alla Prefettura lo scorso 14 aprile, ad oggi rimasta senza alcun riscontro, il Consiglio Comunale invita nuovamente la Prefettura ad accogliere la richiesta di passaggio dei richiedenti asilo tuttora presenti in Somaglia dal Consorzio Aretè alla Caritas di Lodi. Lo scopo è quello di consentire il rispetto della dignità delle persone, attraverso una gestione condivisa e coordinata tra Comune e Parrocchia con il coinvolgimento del vasto mondo solidaristico e del volontariato.

Questa dichiarata volontà di sinergia tra Parrocchia e Comune merita davvero un plauso. Invece di rimanere fermi in attesa di eventi, si dichiara disponibilità concreta e voglia di fraternità verso persone povere e lontane dalla loro terra. Mi pare davvero una scelta che merita di essere sottolineata, che raccoglie le ripetute sollecitazioni di Papa Francesco.

A questo punto, speriamo che il Prefetto si faccia vivo! Nutriamo la speranza che il protocollo sottoscritto proprio in Prefettura a Milano il 18 maggio, per un’accoglienza equilibrata, sostenibile e diffusa, possa essere mutuato anche in Prefettura a Lodi. Sembrerebbe una questione di coerenza istituzionale, oltre che finalmente di buon senso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA