Caro Direttore,ti scrivo per farti partecipe di una scoperta che mi angustiava da tempo. Mi stavo chiedendo come mai le mense caritas e simili, di Lodi e di tutto il resto del Paese, stessero aumentando vertiginosamente il numero dei loro clienti. Gente che vuole scroccare? O che ha la noia del cucinare? Fino a ieri ero convinto, ovviamente in malafede, che ciò fosse il risultato della attuale crisi economica in cui stiamo versando. I dati dicono che il numero dei poveri sia cresciuto a dismisura , ma forse è tutta una montatura studiata dalla sinistra per dare la colpa del disastro economico al governo del “fare”, che ha saputo invece prevedere e fronteggiare con lungimiranza e generosità cristiana la crisi (immaginaria) meglio di altri Paesi. In effetti, visto che il governo in carica è particolarmente attento al problema degli ultimi, principio che costituisce il punto di partenza dell’interessamento della Chiesa Italiana, alla quale dichiara di essere particolarmente ossequiente, di ultimi non ce ne sono più, e gli affamati che ha lasciato in monopolio alla Chiesa Cattolica e alle sue istituzioni sono tutti falsi. Basterebbe mandarli al ristorante per sbarazzarsene. Pare invece che non solo gli ultimi, ma anche i penultimi vadano a chiedere il pasto gratis. Come mai? Finalmente ho capito, (la meraviglia e la reazione non toccherebbe tanto a me quanto a coloro che si industriano -persone e istituzioni - per non far morire d i fame tanti poveri cristi), e la risposta è arrivata “lapalissiana”, anche se in ritardo, dal nostro Premier: “L’Italia non è in crisi, tant’è che i ristoranti sono pieni”.Per cui, se non c’è più posto al ristorante, si è costretti a ricorrere alla mensa dei poveri. Risolto il busillis!È proprio vero che molte volte le cose più semplici sono proprio quelle alle quali non si pensa mai!
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