Spett.le Redazione, come responsabile del settore Lavori Pubblici ed ecologia del comune di Casalpusterlengo ho da obiettare in merito ai contenuti dell’articolo a firma di Francesco Dionigi pubblicato su “il Cittadino” del 13 agosto ed intitolato “Olmo centenario si spezza in due: sfiorato il dramma nel parchetto”.Premesso che la ricerca di un equilibrio tra tutela del verde pubblico e sicurezza degli utenti dei parchi è un nostro obiettivo, come dimostrato dall’evento citato vi possono essere situazioni imprevedibili che mettono a repentaglio tale condizione. Asserisco ciò perché non c’era nessuna evidenza che la branca dell’olmo ceduta ieri fosse pericolante: a fronte del distacco e con il senno di poi si può constatare che questa non era perfettamente aderente al tronco per la presenza di una piccola cavità, che non era facilmente percettibile dall’esterno e può essere una concausa del cedimento, mentre un’altra concausa può essere dovuta alla stagionalità, ovvero la pioggia abbondante che ha reso molto rigogliose le chiome dei nostri alberi aumentandone il peso che grava sui rami.Peraltro, come verificabile sul posto, (foto 1) , due anni or sono l’ufficio ecologia del comune ha fatto asportare dallo stesso albero, lungi dall’essere centenario, una branca ulteriore che sporgeva eccessivamente verso le abitazioni adiacenti al giardino.La branca era più grossa di quella ceduta mercoledì 13 agosto e il legno su cui è stato praticato il taglio non era e non è alterato. Altri interventi sono stati fatti in passato per contenere i rami sporgenti dell’olmo e delle altre piante la cui vicinanza con le abitazioni di via Chiesa può dare adito ad interferenze con i giardini privati.Inoltre, proprio quest’anno, nello stesso giardino a pochi metri di distanza (foto 2) è stato rimosso un altro olmo, simile a quello spezzatosi il 17 agosto, perché iniziava a dare segni di cedimento.Pertanto, se è vero che il fabbisogno generale di manutenzione del verde pubblico è elevato per quantità e qualità, è nondimeno falso quanto sostenuto nell’articolo, peraltro senza citare alcuna fonte, ossia che l’ufficio ecologia non ha mai eseguito interventi di potatura e regolamentazione degli alberi che appartengono al parco di Villa Biancardi.Del resto, le segnalazioni dei cittadini ricevute in passato sono relative a richieste di contenere i rami sporgenti e non, come trapela dall’articolo, allarmi lanciati per alberi pericolanti, anche perché il pericolo, affinchè venga segnalato, dev’essere percettibile.Quello che sostengo lo dichiaro alla luce dell’attività lavorativa svolta da quest’ufficio sul parco in questione; inoltre, a scanso di equivoci, mi sono confrontato stamattina in loco con un residente confinante con il giardino pubblico, sig. Losi. Vi pregherei di precisare quanto sopra. Cordiali saluti.
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