Qualche tempo fa ho avuto sentore di una proposta che voleva il trasferimento del Monumento ai Caduti al posto della fontana antistante la Chiesa dell’Incoronata. Se questo progetto fosse andato in porto, ora non avremmo né l’uno ne l’altra. Infatti, la scultura commemorativa - datata 1922 - a mio avviso si sarebbe gravemente sinistrata trattandosi di delicate lastre marmoree. Nell’autunno del 2010 Alfredo Ferrari, consigliere di minoranza della Lega Nord e presidente della IV Commissione provinciale delle politiche delle risorse ambientali, parchi ecc., ha incalzato l’amministrazione comunale circa la riqualificazione di Piazza dell’Incoronata con il ripristino della fontana recuperando finanziamenti pubblici e privati tra cui la Banca Credito Cooperativa, disponibile alla sponsorizzazione. Di parere diverso è stato il vice sindaco che ha rimarcato l’indisponibilità della stessa. Mi chiedo ancora chi fosse il pinocchio di turno. Comunque sia è nata una vivace disputa dalla quale si arguisce che la fontana sia stata disattivata circa un decennio fa dalla giunta Ciccarelli di cui Ferrari faceva parte. Ma c’è un’altra stranezza: ovvero che in municipio è pervenuta dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) una segnalazione negativa sulla fontana senza che il comune non abbia mai chiesto nulla. Ma con tutti i problemi che ha questa importante fondazione perché mai si è interessata a quella di Castiglione? Accipicchia, a volte a pensar male si fa peccato.…ma s’indovina. Certo la fontana non è il massimo dell’armonia ma bisogna rendere merito alla Pro Loco che l’ha concepita e realizzata 40 anni fa in modo disinteressato e gratuito e che giustamente lamenta di non essere stata interpellata. Detto questo, desidero manifestare il mio pensiero. Riattivare la fontana significa apportare modeste opere murarie, di tinteggiatura e il ripristino dell’impianto elettrico e idrico. Necessita il suo svuotamento almeno 3/4 volte l’anno per provvedere alla rimozione dei rifiuti, delle muffe e alghe con immissione periodica di acqua e di appositi prodotti per la conservazione dell’acqua. La mia proposta, certo più onerosa, è di utilizzarla come fioriera perché si presta bene trattandosi di struttura a tre terrazzamenti. Si possono collocare varietà di piante e arbusti a fioritura differenziata, essenze sempreverdi e pensili. Si attiverebbe l’irrigazione a goccia e l’illuminazione con faretti a basso consumo energetico con temporizzatori. Credo che l’area sia sufficientemente illuminata, ci sono sei panchine mentre i più giovani se la possono raccontare sui gradini prospicienti. Considerato che il comune, sia ora ma anche nel futuro, non ha risorse si potrà riproporre la richiesta alla Bcc che ne avrebbe benefici di visibilità, oppure alle altre banche gratificate dal cartello di sponsorizzazione. Oppure ancora alla società dell’acqua, di raccolta rifiuti e altre che hanno interessi sul territorio e da istituzioni e imprenditori. Piuttosto, si possono trovare elettricisti e idraulici per un intervento a prezzi di affezione o che possano adottarla? Per quanto attiene la manutenzione ordinaria può essere lasciata al volontariato. Ci sono tante persone che hanno il pollice verde e tra questi anche un consigliere comunale. Infine le telecamere di sorveglianza installate dalla banca e dal Comune terranno lontano i vandali. Provate ad immaginarla come descritta. Se proprio nessuna delle due opzioni andasse in porto, pazienza, non resterà che demolirla o tenerla così com’è: portarifiuti, abbeveratoio di volatili e luogo di riproduzione di zanzare e similari.
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