Rubriche/Lettere
Giovedì 28 Marzo 2013
Altre bici rubate in stazione, mettere delle fioriere al posto delle telecamere
L’ennesima bici rubata in stazione. Nonostante fosse stata posteggiata negli appositi spazi a ridosso della strada, sotto gli occhi delle telecamere e legata con una catena da motorino, nulla è servito ed al nostro ritorno dopo una giornata di lavoro abbiamo avuto l’amara sorpresa.L’ennesima denuncia fatta che va a sommarsi alle circa 450 presentate dai cittadini alla Polizia di Lodi l’anno scorso (senza considerare quelle non denunciate) con poche speranze di poter recuperare ciò che ci apparteneva considerando anche che le telecamere presenti in stazione non funzionano quasi mai a detta di colui che ha raccolto la nostra denuncia. Perché allora tanti soldi spesi per cercare di prevenire fatti del genere se poi non funzionano? Tanto valeva mettere delle fioriere, esteticamente più belle, sicuramente più funzionali e decisamente meno costose. La riprova sta nel fatto che non passa giorno senza vedere una bici in meno o a cui manca qualcosa. Si parla tanto di eco-sostenibilità, d’incremento delle piste ciclabili all’interno della città e non, ma come potremmo mai percorrerle in futuro se non solamente con le nostre gambe in attesa che i malviventi si attrezzino per rubarci anche quelle grazie ai progressi della bioingegneria? Invito quindi i vari candidati sindaco, invece di concentrarsi su proclami puramente propagandistici e progetti che spesso risultano cattedrali nel deserto come successo in passato, a prendere atto dell’ormai serio problema che vige in città e proporre soluzioni a riguardo, possibilmente senza ulteriore aggravio di spesa a scapito dei pendolari già abbastanza bistrattati come nel caso del progetto “Ciclostazione” (dove i tuoi beni sono tutelati solo se paghi altrimenti prega che la prossima bici non sia la tua) perché come dice J. Curtney Sullivan “la vita vera è ciò che accade mentre si è impegnati a fare altri progetti”. Cordialmente
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