Amministratori e sindaci chiudano la partita con Tem senza altri tentennamenti

Torna per il quarto anno consecutivo l’appuntamento con i nostri amici podisti. Ci eravamo lasciati un anno fa quando in tanti avete partecipato alla Campestre “Su e giù per il Lambro” partendo da Colturano in un percorso che passando per i campi di Colturano, Mediglia, San Giuliano e Melegnano per portarsi nuovamente nel territorio di Colturano. Anche quest’anno partecipiamo come ADL alla organizzazione della manifestazione insieme a numerose altre associazioni che potete trovare sul volantino in allegato. Ci preme sottolineare che il lavoro che stiamo portando avanti è quello di costruire una rete tra i soggetti che operano sulla sensibilità ambientale per portare avanti i progetti di ognuno non in modo isolato ma possibilmente insieme in modo da condividere le battaglie che di volta in volta si aprono sul territorio cercando di trovare le soluzioni più idonee dal punto di vista del bene comune.L’ultima battaglia intrapresa e ancora non conclusa è quella della richiesta della pista ciclabile e del ponte ciclopedonale alle spalle di Rocca Brivio come compensazione allo scellerato intervento che è la bretella Cerca-Binasca, che ha visto la partecipazione a vario titolo di molte associazioni operanti sul nostro territorio, che non individuiamo come San Giuliano Milanese ma come bacino del Lambro. La battaglia è ancora aperta con molte incognite, nonostante il coinvolgimento delle amministrazioni dei comuni interessati a queste compensazioni, a questo punto non vorremmo che succedesse come in altri luoghi interessati dal passaggio della Tem, in cui nonostante la forte contrarietà di vari comitati che hanno fatto dure battaglie con sacrifici ragguardevoli da parte dei soggetti partecipanti alle lotte, la Tem ha proceduto imperterrita nel suo piano di costruzione e non ha realizzato alcunché dal punto di vista delle opere di mitigazione, vedi Paullo la zona della Martesana, Vimercate. Perché tutto ciò? Perché i vari comitati di lotta alla fine persa la battaglia per la non realizzazione della Tem non hanno con la stessa forza reclamato il diritto alle opere compensative, che sono sì un palliativo di fronte allo scempio delle nostre campagne, ma che almeno quello lo debbano fare come gli accordi sottoscritti con i comuni. E gli amministratori in buona parte dall’inizio del progetto sono cambiati, per quieto vivere hanno scordato di far valere le loro ragioni, perché lottare contro una società come la Tem con alle spalle dei colossi delle costruzioni è fatica, sono gatte da pelare, se non c’è una sollecitazione dal basso le amministrazioni non si muovono, ecco perché nel nostro bacino abbiamo sviluppato questa lotta, che ha portato gli amministratori a rimboccarsi le maniche e operare, ognuno per le proprie competenze, a fianco delle associazioni scese in campo, dobbiamo dire non tutte con convinzione, ma è un primo passo per costruire un futuro di lotte comuni con obiettivi che devono essere alti ma che debbono allo stesso tempo trovare a volte una mediazione con la politica, per comunque portare a casa un risultato. A questo proposito non bisogna abbassare la guardia, che gli amministratori non facciano il gioco di Tem, che tendenzialmente pur di non cacciare la lira le provano tutte in primo luogo cercando di blandire gli amministratori per dividerli a così fare il loro gioco, ai sindaci del nostro bacino lanciamo un monito: che chiudano al più presto la partita con Tem senza tentennamenti e personalismi che non servono, ovvero servono a non fare niente, e questo lo pagherebbero loro in prima persona.

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