Ore 14.00 di sabato 15 Novembre. Stato di allerta. Convocati in prefettura i coordinatori dei soccorsi a tutti i livelli. Alla richiesta di collaborazione del prefetto e del sindaco di Lodi, Croce Rossa Italiana ha risposto prontamente attivando la macchina dei soccorsi, con volontari, materiali e mezzi. Durante i 3 giorni di emergenza sono scesi in campo 70 volontari, 10 mezzi impegnati per oltre 30 interventi connessi ad attività di protezione civile in seguito alla possibilità di esondazioni del fiume Adda; coordinati H24 dalla Sala Operativa Locale della divisione Emergenze CRI i nostri volontari si sono messi in prima persona per aiutare le persone, sempre con gesti concreti e generosi. Questa volta ci siamo preparati in modo preventivo e, dietro richiesta dell’amministrazione, i volontari hanno provveduto a portare in via precauzionale c/o la palestra dell’istituto Spezzaferri 20 brande con relativo materiale lettereccio e hanno contribuito a trasportare nella notte di domenica 16 novembre c/o il ristorante la «Cava» in località Boffalora d’Adda i sacchi di sabbia per provare ad arginare il fenomeno alluvionale e salvare il salvabile. Nonostante l’intervento si è dovuto procedere all’evacuazione dei proprietari del ristorante ormai minacciato dal costante aumento del livello dell’Adda. Non dimentichiamoci che nonostante l’emergenza in atto i nostri volontari non hanno mai interrotto il consueto servizio con le ambulanze.In particolare i ragazzi volontari da soltanto una settimana che erano impegnati in un week end per conoscere le attività della CRI e dei giovani dell’associazione. L’evolversi degli eventi ha portato a trasformarli da discenti a personale operativo.Coordinati dal delegato alle attività in Emergenza, dal Delegato alle attività per la gioventù e da volontari esperti, 35 ragazzi tra i 15 e i 31 anni hanno passato la notte presso il Comitato Locale di Lodi per mettersi a disposizione della popolazione qual ora l’onda di piena dell’Adda e delle rogge della parte bassa della città fosse arrivata a lambire le abitazioni. In tal senso su invito del comune i volontari della Croce Rossa Italiana di Lodi sono stati invitati a citofonare agli abitanti delle zone a rischio per ricordare come comportarsi in caso di esondazione e sono state predisposte anche delle ronde continue per controllare il livello delle principali rogge. All’alba di Domenica 16 Novembre al raggiungimento dei 2.20 metri sullo zero idrometrico e con il continuo innalzamento delle rogge, 18 volontari della CRI hanno contribuito a caricare sui bancali i sacchi di sabbia utili a potenziare gli argini artificiali già predisposti nelle parti basse della città. La CRI di Lodi c’era, ed era pronta ad aiutare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA