Ancora un aumento dei treni, il resto è il solito schifo

Salve direttore, mi permetto di scriverle per aggiornare i lettori sull’eterna e noiosa vicenda dei collegamenti via treno tra la Bassa (Casale) e Milano. Faccio il pendolare su questa linea da 7 anni, e sintetizzo ciò che in questo periodo ho visto mutare e ciò che invece è rimasto inalterato.Cosa è cambiato:- È cambiato il costo dell’abbonamento, praticamente raddoppiato in 7 anni. Oggi, 01 ottobre 2012, è scattato l’ennesimo aumento dell’abbonamento, che ha raggiunto il costo mensile di 84,50 euro, oltre 4 euro per giorno lavorativo.- È aumentato il tempo di percorrenza. Nel 2005 erano molti i treni che permettevano di raggiungere Milano in 35 minuti. Nel frattempo Trenord ha nuovamente ritoccato i tempi di percorrenza della tratta Casale-Milano, aggiungendo qualche minuto a ciascuna corsa. Per andare da Casale a Milano ora servono mediamente 50 minuti, ma con il canonico ritardo all’italiana si arriva tranquillamente a 55-60 minuti per corsa. - Sono aumentate le linee. Grazie a investimenti milionari vi sono ora 8 binari di corsa a Rogoredo, due linee locali, 1 linea superveloce. Hanno cadenzato gli orari, separato la linea dei treni da Mantova, razionalizzato orari e tempi di percorrenza. È davvero bello, mentre il tuo treno agonizza immobile senza spiegazioni nella campagna tra San Zenone e Lodi, vedere sfrecciare Italo e Frecciarossa.- Sono cambiati, e cambiano continuamente, i nomi e i riferimenti delle Ferrovie. Da FerroviedelloStato a Trenitalia, da Trenitalia-LeNord a Trenord. Ogni volta spartizioni di quote, soldi e incarichi. Ogni volta girandola di referenti.- È scomparsa l’associazione pendolari, i cui referenti sono stati probabilmente sfiancati dall’immane e inutile lotta contro il muro di gomma delle ferrovie. Al pendolare medio viene da vomitare al solo nominare il treno, figuriamoci se qualcuno vuole perdere altre ore di lavoro per incontrare funzionari ottusi che cambieranno di lì a pochi mesi, per raccogliere promesse vacue e risultati inutili.Cosa non è cambiato:- I treni sono sempre gli stessi: ritardi, sporcizia, sciatteria, calore insopportabile in estate, aria condizionata in inverno.- Non è cambiato l’assessore di riferimento in Regione, che dal 2006 ci racconta le stesse frottole. Lo stesso blocco politico che da vent’anni comanda in regione, è lo stesso che vuole farci credere di essere parte lesa nei rapporti con le Ferrovie. Se non dovessi prendere il treno mi farei un sacco di risate al solo pensarci.- Non sono cambiate le patetiche rassicurazioni dei vari politici locali, che ogni tanto, in periodo elettorale, si ricordano dei loro concittadini viaggiatori e scrivono vibranti ordini del giorno di sostegno e vicinanza ai pendolari.Risultati: dopo 7 anni, milioni di investimenti, decine di ore in incontri di “concertazione” e tavoli di coordinamento, dopo aver cadenzato gli orari, separato le linee, razionalizzato il servizio, blablablablablabla... la realtà è che ci vogliono più soldi e più tempo per fare la stessa identica tratta.Innegabile. Incontrovertibile. Oggettivo.Saluti

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