Rubriche/Lettere
Venerdì 30 Settembre 2011
Attendo le scuse, altrimenti chiederò conto della calunnia
Caro Direttore, l’improvvida e calunniosa lettera di un noto nostalgico di una tragica pagina della storia nazionale (fortunatamente archiviata e definitivamente condannata) mi costringe, mio malgrado, a violare la mia privacy, per rendere conto di una condizione esistenziale di cui mai avrei pensato di dovermi giustificare.
Mi si accusa, infatti, di godere dell’ingiustificato privilegio di parcheggiare negli spazi riservati ai disabili, pur non avendone (a detta del maldestro accusatore) il diritto. È invece noto a molti in città (nonché agli amici della stampa locale) come da anni io sia colpito da invalidità al 100 per 100 che mi costringe durante la settimana a radicali e cadenzate terapie ospedaliere, ragion per cui sono in possesso (certamente senza che aspirassi a ciò) dell’apposito contrassegno, rilasciato dal Comune su indicazione dell’azienda Sanitaria, che consente la sosta negli spazi riservati ai disabili.
Non ho avuto modo di visionare il “dossier” fotografico realizzato da questo improvvisato fustigatore dei vizi di una presunta casta nel cui novero sono stato ingiustamente iscritto, ma sicuramente è frutto di angolazioni maliziosamente ricercate per ritrarre immagini a sostegno di una tesi infondata, perché sulla mia macchina il contrassegno (di cui per opportuna conoscenza allego una copia, che prego la redazione di voler pubblicare) è sempre regolarmente esposto e se l’ardito fotoreporter non l’ha visto né immortalato è perché non ha saputo (o voluto) farlo e comunque, essendone regolarmente in possesso, non vedo perché non avrei dovuto esporlo.
Informo il mio indesiderato interlocutore di essere intenzionato a chiedergli conto in sede legale della calunnia e della diffamazione di cui mi ha fatto oggetto, nonché della violazione della mia privacy alla quale mi ha costretto; rinuncerò a questa doverosa rivalsa solo nell’eventualità in cui l’interessato mi rivolgerà pubbliche scuse entro 7 giorni dalla pubblicazione di questa mia replica, invitandolo per il futuro a tenere per sé prediche tanto inutili e vistosamente strumentali ad una polemica politica e personale.
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