
Ricordate tutti la celebre vicenda di un bimbo riscaldato da un bue e da un asinelio?Sembra proprio che una storia simile si ripeta, puntuale, ogni lunedì per alcuni bambini del plesso elementare «Scotti» di Casalpusterlengo.Lo scorso 30 Novembre i piccoli e le maestre si sono ritrovati tra i banchi con i piumini. Alcuni genitori, constatato che in aula faceva effettivamente freddo, si sono mobilitati per cercare rimedio. È emerso che sia la direzione scolastica che il comune - ma forse non il sindaco - erano già al corrente del problema. Il guaio è che l’impianto di riscaldamento, peraltro funzionante, era stato attivato prima delle 7.30 dall’Astem, che ne gestisce la manutenzione. Ovviamente, in un edificio enorme, privo delle necessarie controsoffittature e dai serramenti datati, la resa dell’impianto non è ottimale e, dopo la pausa del sabato e della domenica, ogni lunedì i bambini si ritrovano, inevitabilmente, al freddo. Possiamo immaginare che i fondi per una ristrutturazione massiccia della scuola non piovano dal Cielo neppure a Natale ma chiediamo: non sarebbe possibile provvedere a riscaldare per tempo le aule, senza perdersi in discorsi su appalti e burocrazia privi di buon senso? O dobbiamo aspettare che Babbo Natale ci porti un asinello e un bue? La “buona scuola”, ahinoi, sarà anche informatizzata ma non tiene conto dei bisogni, poco “telematici” ma molto pratici, di chi la vive ogni giorno.
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