Ma il codice civile non vale per le cooperative? Ho seguito sul «Cittadino» di recente l’evoluzione di una contesa ,che qualcuno ha correttamente definito «a suon di lettere», che è originata dal tentativo, piuttosto maldestro,di incorporare due BCC nella pancia di una più grande, la Centropadana di Guardamiglio.A differenza dei mercati dei capitali (lo abbiamo visto di recente con Parmalat e la scalata francese) dove le acquisizioni avvengono nel rispetto di regole giuridiche codificate nel mercato delle cooperative di credito mi pare di aver capito che per lanciare un’opa cooperativa sia sufficiente proclamare ad un microfono la volontà di aggregare un altro organismo cooperativo, trovare l’appoggio di convenienza degli amici di partito del paese (e degli amici degli amici, meglio se occupano qualche carica rilevante di carattere comunale o provinciale) del gotha della squadra di calcio locale e di qualche imprenditore affidato e poi provare se va... ha le gambe.Gli aderenti al progetto non necessariamente debbono avere denari (propri) da spendere, non serve creare veicoli finanziari sofisticati ma è sufficiente che sostengano il Pereira di turno e facciano rumore in qualche modo, qui denari non ne girano, siamo nel mondo delle romanze e delle filosofie.Mi chiedo: ma come è possibile che in un paese evoluto come vuole essere l’Italia possano convivere opa regolamentate ed opa «microfonate»?Bene hanno fatto i vertici della Laudense ad apostrofare con il termine opa ostile il tentativo del presidente Bassanetti di servirsi di un microfono per intralciare i progetti altrui, legittimamente coltivati. Ma possibile che non ci sia un regolatore o un regolamento che impedisca simili accadimenti che costituiscono una turbativa di mercato, locale ma pur sempre mercato; queste modalità di comportamento poi rischiano di danneggiare l’immagine e la gestione delle due piccole Bcc che ne sono state vittima agli occhi di chi vive distrattamente la propria quotidianità.La Federazione della Bcc non potrebbe intervenire sui suoi associati creando maggiore cultura anche al riguardo? La stagione è matura perché possano partire anche nel credito cooperativo i processi aggregativi: certo che con simili interpretazioni ed interpreti partiamo proprio con il piede sbagliato.
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