Rubriche/Lettere
Mercoledì 23 Aprile 2014
Bisogna avere più rispetto per le persone soprattutto quando sono malate
Inoltro la presente per segnalare un caso di malasanità avvenuto presso il PS di Lodi. In data 22/04/2014 alle ore 3.50 si presenta presso il pronto soccorso dell’ospedale maggiore di Lodi mia moglie da me accompagnata, la quale riferisce al personale presente al Triage forte dolore epigastrico con conati di vomito. Viene prontamente accolta e fatta accomodare nell’area OBI ed affidata alle cure della dottoressa la quale pratica la terapia come riportato nella cartella clinica di pronto soccorso. Il personale infermieristico mi fa accomodare gentilmente nella stanza dell’OBI con mia moglie per farle compagnia. Dopo circa dieci minuti si presenta nella stanza dell’OBI la dottoressa la quale chiede a mia moglie con aria scocciata come va il dolore. Alla risposta di mia moglie che riferisce che il dolore è lievemente migliorato (sono passati solo 10 minuti dalla somministrazione della terapia) la dottoressa con aria ancora più scocciata risponde dicendo che allora può andare a casa perché tanto non la può ricoverare e mi invita ad uscire. Ma qualcuno ha forse chiesto alla dottoressa di essere ricoverata?A mia moglie i dolori non passano e dal dolore piange. A quel punto chiedo alla dottoressa per quale motivo piange... Il personale infermieristico interviene dicendo che forse piange dal dolore, ma la dottoressa non se ne cura. Ad un certo punto la dottoressa chiede a mia moglie se ha dei problemi famigliari. Avere un dolore persistente ed andare al pronto soccorso alle 4 di notte vuol dire avere problemi famigliari? Fare il medico è una vocazione!!! Bisogna avere umiltà e rispetto per le persone soprattutto se malate!!!Mi auguro che Lei, in qualità di direttore della struttura, possa vigilare sull’operato di questa dottoressa, eventualmete richiamandola ad avere un atteggiamento più gentile e rispettoso nei confronti dei pazienti e non umiliandoli!!!In attesa di un Suo gradito riscontro distintamente saluto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA