Caro direttore, in un recente numero del suo giornale è comparsa una lettera di un famigliare di una paziente curata a San Donato, poi inviata all’ospedale di Lodi da cui proveniva ed infine ritornata a San Donato.In questa lettera la famiglia di questa paziente rivolge un ringraziamento al nostro ospedale e lamenta delle inefficienze riscontrate presso l’ospedale Lodigiano.Premesso che non possiamo verificare la consistenza di quello che a Lodi può essere accaduto e che tipo di empatia si possa essere instaurata tra la famiglia di questa paziente e il personale dell’ospedale, vorremmo porre alla Sua attenzioni alcuni aspetti che possano essere di interesse.Tra la cardiologia dell’Ospedale di Lodi ed il nostro Centro Cardiochirugico esiste una collaborazione che dura da più di 24 anni, collaborazione che investe più aspetti; L’ospedale di lodi con la sua emoteca rappresenta per noi un partner imprescindibile per il lavoro nel nostro centro, esiste un programma, con riunioni e scambi di informazioni tra i due centri per la formazione medica. Attualmente è in avanzata fase di realizzazione e dovrebbe essere funzionante nel giro di un mese un link tra le nostre strutture per la trasmissione di immagini mediche in modo da integrare in modo più completo il lavoro di squadra che questi ospedali compiono.Tale integrazione ha portato in questi anni a fare si che più di 2000 pazienti lodigiani siano stati operati presso la nostra struttura , offrendo prestazioni chirurgiche e mediche in tempo reale senza alcun tipo di lista di attesa con enormi benefici per l’utenza.Il fatto che possano generarsi malintesi e anche attriti con qualche paziente rientra nelle possibilità delle vicende umane, ma questo non deve assolutamente fare venire meno la considerazione e la consapevolezza che il reparto di Cardiologia rappresenta un polo di grandissima professionalità e competenza nell’orizzonte della cardiologia nazionale.Un cordiale saluto.
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