Sig. Direttore, domenica 19 u.s. si è svolta a Bettola, nel vicino Piacentino, la cerimonia di intitolazione di una via ai Martiri delle Foibe. Già nella vicinissima, al Lodigiano, Cortemaggiore vi è una via uguale nella zona industriale di nuova costruzione. Detto per inciso, questo avviene in zone tradizionalmente rosse, restie a ricordare o tendenti a far passare “in fanteria” questa tragedia che ha colpito migliaia di italiani, costretti anche a lasciare i loro luoghi ed i loro beni ai comunisti titini.Bettola è la città natale del segretario Pd Bersani, ma che - dato i risultati elettorali conseguiti dal suo partito - non gode di eccessiva considerazione; idem per Cortemaggiore. A Lodi dobbiamo alla costanza della destra del Pdl e dei suoi consiglieri nelle assemblee se annualmente si ricorda l’evento. In quanto a intitolare una via, strada, parco o che so io ai Martiri delle Foibe, possiamo scordarcelo finché l’assessore alla cultura egemonizzerà la commissione toponomastica.I casi nel passato recente e lontano di onorare nomi come (a casaccio) Giovanni Gentile, Giovannino Guareschi, Luigi Calabresi, la medaglia d’oro lodigiana Camillo Barany, Sergio Ramelli e tanti altri invisi a qualcuno, insegna.
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