Andrea Brambilla per tanti era solo Zuzzurro nel mitico siparietto con Gaspare. Se ne è andato a 67 anni per un mare incurabile. Andrea era una persona speciale amava il teatro con una passione straordinaria e con una voglia di pensare sempre a nuove produzioni a nuove idee che potessero stupire. Era una persona semplice, umile che amava sedersi ad un tavolo e parlare come ad un vecchio amico che non si vede da molto tempo. Con Lodi aveva un rapporto speciale. Fatto non solo di tanti spettacoli messi in scena al Teatro alle Vigne ma anche di un amore per questa Città che lo aveva portato più volte a presentare le stagioni teatrali. Una serata in cui non andava in scena nulla. Compariva lui, Andrea Brambilla, con quel suo modo inconfondibile di camminare e con il suo stile, ironico e profondo, trasmetteva la “bellezza” del teatro e raccontava ciò che il pubblico non vedeva dalla platea. Citava aneddoti che facevano capire la difficoltà dell’essere sul palco e il tempo necessario e faticoso per preparare uno spettacolo. Ogni volta che è venuto a Lodi faceva il “sold out” proprio perché il pubblico lo percepiva come un attore davvero popolare. Mi mancheranno le sue chiamate che, ogni tanto, mi faceva non solo per anticiparmi i suoi prossimi lavori ma anche per discutere delle vicende sociali e politiche della nostra società.Gli avevo sempre detto che sarebbe stato un ottimo maestro per chiunque avesse voluto avvicinarsi al teatro. Lui sorrideva quasi imbarazzato. Mancherà a tanti. Specie a tutte quelle persone che amano il teatro e quel modo romantico di andare in scena e di essere Attore.
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