Egregio Direttore, ancora una volta l’Unione Europea ne ha fatto una delle sue, questa volta con un diktat che mette di fatto al bando piatti tipici della tradizione gastronomica lombarda e lodigiana. L’entrata in vigore della legge 116/2014, che recepisce una normativa comunitaria, vieta la vendita di qualsiasi uccello selvatico (esclusi i volatili di grossa taglia) e anche l’importazione di molte specie di uccelli dall’estero, bloccando in questo modo ogni possibilità di rifornimento per i ristoratori, che dovranno ufficialmente depennare per sempre dai loro menu la polenta e osei e tutti i piatti tipici basati sulla cacciagione di uccelli selvatici. Pena multe salatissime. Un lodigiano, ad esempio, non potrà consumare la piccola selvaggina se non solo a casa propria dopo averla cacciata. E la preparazioni in ristoranti e trattorie di piatti tipici come polenta e osei sarà solo un caro vecchio ricordo. Quella dell’Europa è una vera e propria invasione di campo che stravolge le nostre tradizioni millenarie gastronomiche e non. Anziché porre un freno all’invasione dei kebab e al proliferare di ristoranti cinesi – che spesso non rispettano le più basilari regole igienico-sanitarie – l’Europa mette al bando i nostri piatti tipici, espressione della nostra cultura e della nostra identità. È semplicemente l’ennesima follia ed assurdità di Bruxelles. Auspichiamo quindi un 2015 con meno Europa, ed un felice anno nuovo ai lodigiani.
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