Caro Direttore sto seguendo, come tanti lodigiani sensibili al tema ambientale, con preoccupazione ed attenzione l’evolversi di quell’impianto, che con te per senso di responsabilità, abbiamo visto nascere, crescere e del quale ci eravamo impegnati a determinare sia i termini di vita e di quelli post mortem. E proprio per garantire gli opportuni accorgimenti ed interventi, una volta esaurito lo scopo (penso che i termini siano scaduti ormai da tempo) per cui era stato accettata con molte sofferenze e preoccupazioni, erano state disposti fondi a carico di tutti gli utenti lodigiani. Al di là della premessa, quello che sta preoccupando tutti coloro che sono sensibili agli attentati ambientali è l’assordante silenzio della politica e delle istituzioni. Fra le istituzioni non posso però che far rimarcare il silenzio del Parco Adda Sud.Memore però dell’inesauribile cava del Belgiardino non vorrei che anche sulla discarica di Cavenago, con giustificazioni varie non venga mai posto il cartello stop (fine!!!). Ripercorrendo solo gli ultimi sviluppi “rifiuti del lodigiano” pareva (forse leggendo lo scempio ambientale ben compensato economicamente di Maleo ho letto e capito male) che l’ex Presidente Foroni avesse in più circostanze affermato che la discarica di Cavenago era definitivamente esaurita e che erano state trovate soluzioni (a forse mancava quando) alternative al conferimento dei rifiuti lodigiani. Ritengo, però, sia giunto il momento che tutte le istituzioni, fra cui prefetto in primis e Sindaco di Cavenago subito dopo, si assumano quelle responsabilità che i cittadini lodigiani pretendono da chi ha il dovere morale, istituzionale e politico di intervenire e dare risposte certe e non dilatorie di quali provvedimenti intendono assumere per dire definitivamente basta all’utilizzo della discarica di Cavenago.Certo che capirai queste mie esternazioni ti ringrazio e saluto.
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