
Rubriche/Lettere
Martedì 08 Luglio 2014
Dall’ospedale a viale Rimembranze, che triste destino per le piante
Egregi Signori addetti al verde dell’ospedale, abbiamo fatto poker! Quando arriva l’estate si risveglia in me la voglia di scrivere e come ho fatto anche l’anno scorso, rieccomi. La mia pubblicata nel 2013 riguardava, se ben ricordate, la fantastica manutenzione e cura rivolta alle due Tuie auree a cavatappi che abbellivano l’area prospiciente il nuovo ingresso dell’Ospedale (ormai nel paradiso dei vegetali in quanto annegate per la troppa acqua ricevuta) e inoltre le due piante ad alto fusto secche da tempo memore che penso grazie a quanto da me scritto sono state finalmente tagliate. Oggi invece sono a segnalare la fine della passeggiata su questa terra di altre due piante ad alto fusto che l’anno scorso erano in vita ma ricoperte di edera che come ben sanno gli esperti è tutta salute per le piante. Ormai saranno morti coloro che le avevano piantate all’epoca dell’inaugurazione della struttura ma si staranno rigirando nella tomba a vedere dall’aldilà tale scempio. A Lodi si dice che “fencìs putost che n’da a’lumbra l’è mort al sul”, ma mentre venivano abbattute le piante l’anno scorso non era possibile tagliare l’edera ed avere un po’ di verde in più quest’anno? A mio modesto avviso questo vuol dire lavorare con una parte del corpo non dotata di braccia e cervello ed avere un campo visivo che non va oltre i 12°. Da ultimo, la reception è lo specchio dell’azienda e se qualcuno si degnasse di guardare come è combinato da mesi il Totem sulla scalinata di via Secondo Cremonesi, probabilmente divelto dall’idiota di turno, propongodi sostituirlo con uno di ghisa che dovrebbe resistere meglio ai colpi del personaggio sopra descritto. Concludendo, sono a chiedere lumi sul preventivato taglio dei Liquidambar sul viale delle Rimembranze: non è bastata la figuraccia rimediata anni fa con i ciliegi del passeggio che erano malati solo di “Voglia di vivere e fiorire”? Sarei molto curioso di sapere come mai tutto d’un tratto il viale più bellodi Lodi deve sottostare al volere di qualche luminare che, con gli occhialiai raggi x, fa la diagnosi alle arzille essenze classe 1924. Cordiali saluti
© RIPRODUZIONE RISERVATA