Denunceremo chi stava coprendo la nostra pubblicità

Ieri sera, poco prima mezzanotte, in modo del tutto prudenziale con alcuni amici attivisti, non le sto a spiegare di quale fazione politica, abbiamo effettuato un giro di controllo per verificare gli spazi della propaganda elettorale diretta per le elezioni nazionali e regionali. Questo atteggiamento è dettato dal fatto che abbiamo più volte fatta esperienza di vedere ricoperti i nostri manifesti propagandistici da altri manifesti pubblicizzanti altre fazioni politiche. Anche ieri sera alcuni individui, che abbiamo provveduto a fotografare e che provvederemo a denunciare presso la pubblica autorità, stavano applicando dei manifesti in modo di ricoprire l’altrui pubblicità elettorale. Non sto a riportare chi fossero e per quale partito stessero operando; questi accertamenti saranno fatti dalle autorità preposte che individueranno anche il grado di responsabilità e i collegamenti tra i soggetti imputabili e i partiti interessati. Io mi limito a stigmatizzare tale comportamento ritenendolo del tutto esecrabile e condannabile nonché di smaccata forma antidemocratica e di inciviltà.Premesso che a ogni partito o movimento, per la propaganda diretta nazionale e regionale sono stati assegnati dall’autorità comunale appositi spazi, in numero di uno per ogni settore elettorale, ovvero, Senato, Camera e Regione e che ogni spazio assegnato può contenere non più di due manifesti affissi l’uno in posizione superiore all’altro e premesso che sto parlando esclusivamente della propaganda diretta, e non di quella indiretta, invito tutti i cittadini a prendere visione di tali spazi in modo di poter rilevare quali sono i partiti che hanno adottato tale prevaricante, incivile, scorretto e antidemocratico comportamento. Questo comportamento mette in luce una costante e violenta avversione alle regole del vivere civile e democratico, una cultura di sopraffazione e di egoismo non solidale che ha distinto una parte della società e di alcuni partiti politici. Noi cittadini siamo stati spesso spettatori di una contesa tra forze politiche che nulla aveva a che fare con l’interesse del bene comune, ma piuttosto una lotta per fazioni o per meri gretti interessi personali e partitici. Questi gesti di inciviltà non possono quindi essere più tollerati perché non hanno a che fare con la disputa politica o con il dibattito civile e democratico.Invito altresì i cittadini, una volta identificati i partiti che hanno adottato e avallato tale usanza, dopo aver preso atto dei manifesti affissi in modo abusivo e scorretto, a riflettere in merito al comportamento etico dei partiti stessi e a chiedersi: “Ma se un partito i cui responsabili non si peritano di mantenere e dimostrare un comportamento civile, democratico e non prevaricante nella sua attività palese, cosa potrà mai fare quando opererà nelle molto più riservate stanze in cui vengono prese le decisioni afferenti la comunità, dove possono agire del tutto indisturbati e inosservati?”.

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