Dopo un anno ricompare magicamente la pubblicità

Egregio direttore, dopo un anno in cui se ne erano perse le tracce, svanita nel nulla, è magicamente riapparsa nel parcheggio di via Campo Marte la solita pubblicità installata su una specie di rimorchio (?) per natanti. Trattasi, come in precedenza, di pubblicità abusiva, sia perché collocata in uno spazio destinato esclusivamente al parcheggio delle auto (e tra l’altro nel bel mezzo di un cantiere comunale a lavori ancora da terminare!!), sia perché la stessa struttura non risponde ai rigorosi (sulla carta, come i controlli) canoni di sicurezza previsti dalla legge.

Spuntoni metallici e «chiusura» della visuale per chi con l’auto deve uscire dagli altri spazi della sosta e immettersi sulla carreggiata: chi esce infatti non è in grado di vedere se è in arrivo un’altra vettura, il tutto davanti all’ingresso di una scuola materna. Senza contare che gli attacchini per lavorare dal lato dove ci sono gli altri spazi per la sosta, sono costretti a vere e proprie evoluzioni da contorsionista, con il fondato pericolo che i lunghi bastoni impiegati per la bisogna, «tocchino» le macchine parcheggiate (all’uopo ho un’eloquente immagine). Un anno fa c’era anche un cartello, che riportava i riferimenti per contattare una società di Roseto degli Abruzzi(!) onde utilizzare lo spazio per una eventuale pubblicità. Per la serie: non bastavano gli autoctoni, dovevamo anche importarli quelli per cui le regole sono «fai da te». Insomma, non si capisce perché qualcuno deve pagare rispettando gli spazi previsti (ce ne sono alcuni vicini ancora «vuoti») e qualcuno invece non se ne cura. Un anno fa ci vollero quattro lettere a «Il Cittadino» per vedere sparire quell’obbrobrio, mi auguro che stavolta ne servano di meno e chi di dovere, comune e polizia locale, faccia rispettare le regole.Restando davvero a pochi passi vorrei sottolineare anche la presenza, ormai da qualche settimana, di un motorino ancorato al cancello della stessa scuola materna. Un nastro di cantiere (più volte tagliato e altrettante rimesso) «avvolge» il mezzo, forse abbandonato dopo un furto o lasciato con il sistema «rottamazione fai da te» ultimamente piuttosto in voga. Ora, è noto che la procedura per spostare mezzi abbandonati si presenta alquanto farraginosa, ma essendo lo scooter parcheggiato davanti a una scuola materna, non si potrebbe velocizzarne la rimozione? Una materna non è considerata una struttura «sensibile»? Un eccesso di prudenza, vista anche la cronaca più recente, in questi casi non guasterebbe.

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