Cara redazione de il Cittadino,vorrei raccontarvi l’odissea del mio viaggio in treno nella giornata odierna. So che siete sensibili a questo argomento e una voce sulla vostra testata fa più rumore che una semplice mail di reclamo a Trenord, quindi spero sia apprezzata o quantomeno valutata la pubblicazione in una vostra rubrica.Sono un pendolare della tratta Casalpusterlengo-Cernusco Merate (via Milano, via Carnate). Questo viaggio è già di per sé snervante, in quanto dura almeno 1h40 con cambio a Milano. Spesso mi è capitato di perdere la coincidenza e tempo prezioso la mattina presto, ma questo è nulla in confronto a quanto mi è capitato oggi. Ve lo illustro:- h 6:56. Treno 20406 da Casalpusterlengo a Milano Greco Pirelli: SOPPRESSO a Secugnago (come evidenziato anche dal vostro articolo);- h7:40. Preso il treno 20410 (mezz’ora dopo) e arrivato a Milano Greco Pirelli;- h8:30. Preso il treno 10832 per Lecco. arrivato a Cernusco-Merate con 20 minuti di ritardo (su una tratta di 30 minuti);Arrivato in ufficio alle 10 al posto delle 8.30...Ritorno:- h 17:00. Treno 10867 da Cernusco-Merate verso Milano: SOPPRESSO;- h 17:30. Preso il treno 10869 (mezz’ora dopo) e arrivato a Milano Greco Pirelli;- h 18:10. Treno 20427 per Piacenza: SOPPRESSO;- h.18:40. Preso il treno 20429, da cui sto scrivendo, partito in ritardo di 20 minuti.In totale il mio viaggio, sperando di arrivare, è durato 6h tra andata e ritorno invece di 3h. Immagino che nel corso degli anni abbiate ricevuto mail simili a questa, ma credo che la mia sia imbattibile.Sono in attesa di una risposta da parte di Trenord, che al massimo si scuserà per il disagio. È accettabile una situazione del genere? In questo caso, non è giusto esigere un rimborso straordinario?
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