Rubriche/Lettere
Lunedì 11 Aprile 2011
E’ giusto giocare alla guerra nell’ex chiesa di S. Cristoforo?
Gentile direttore, svolgendo volentieri le mansioni di nonna di cinque nipoti, ho portato due di questi ultimi all’iniziativa “Contea del falcone Dadi e Cavalieri” tenuta sabato nell’ex chiesa di San Cristoforo. Vi ho trovato una piccola mostra-mercato di armi bianche, un signore dotato di una spada con il volto dipinto di nero e di bianco e travestito da non so chi, e tantissimi ragazzi intenti a destreggiarsi con i soldatini, occupati nel gioco della guerra. Voglio subito dire che non ho nulla in contrario all’atteggiamento di questi ragazzi, niente contro gli organizzatori, niente contro coloro i quali si sono impegnati per far decollare l’evento. A lasciarmi stupita è stata la scelta della localizzazione. E’ stato proprio giusto individuare per una manifestazione di questo tipo l’antichissima chiesa di San Cristoforo, ricca di anni e di storia, costruita per innalzare le preghiere all’Altissimo? Lei signor direttore recentemente si è lamentato che i nostri ragazzi non conoscono la storia locale, ma come è possibile che chi questa storia la conosce, non ha problemi a far svolgere nel celebre Tempio degli Umiliati un’iniziativa simile? Non so se la chiesa appartenga oggi alla provincia di Lodi oppure al comune di Lodi. Mi risulta che sia il presidente della provincia che il sindaco di Lodi si proclamano buoni cristiani praticanti. E allora perché permettono che vengano fatti giocare “alla guerra” adulti e bambini di tutte le età, in un appuntamento “fantasy”, dentro un edificio che è elencato tra quelli monumentali della città di Lodi? E’ stato giusto tenere a Lodi la manifestazione, ma io resto molto perplessa sulla scelta di averla organizzata proprio in questo luogo. Chiederei all’ente pubblico coinvolto, sia esso il comune di Lodi o la provincia, una risposta in merito. Tante grazie.
© RIPRODUZIONE RISERVATA