È ingiusto rimproverare chi si adopera per i profughi

Nei giorni scorsi, una voce locale s’è pronunciata sui mezzi di comunicazione contro l’impegno della Caritas Lodigiana, in accordo con il comune di Sant’Angelo e la prefettura, per la gestione di un gruppo di profughi. In altre sedi abbiamo già preventivamente risposto a obiezioni diffuse ma anche poco informate. Qui ci limitiamo semplicemente a ricordare alcune realtà. Anzitutto, rimproverare chi agisce a favore dei profughi di trascurare i bisogni urgenti della popolazione locale è infondato e ingiusto. Basti ricordare l’impegno delle Caritas delle nostre tre parrocchie per il cibo, i vestiti e spesso un concreto sostegno economico a decine di famiglie santangioline anche attraverso il Fondo diocesano di solidarietà; l’individuazione di soluzioni abitative per almeno dieci famiglie sfrattate grazie a un’associazione sorta anche dalle comunità cristiane; la casa per le ragazze madri, e molti altri interventi. Come è noto, le parrocchie stanno deliberando un intervento di sostegno alle nostre scuole dell’infanzia, mirato in particolare a chi ha maggior bisogno. In secondo luogo, è bene rammentare che al comune di Sant’Angelo la gestione dei profughi non è mai costata e mai costerà nulla, anzi, il nostro paese ne sta già ricevendo benefici grazie al volontariato a cui già alcuni, e presto altri di questi uomini si dedicano per «restituire» qualcosa dell’aiuto, che è finanziato da un fondo apposito della Comunità Europea. L’accordo, che è stato reso noto sulla stampa, è nella direzione della totale trasparenza, così che nessuno possa essere accusato di lucrare su fondi europei. Spiace, infine, che si citi a sostegno una pagina di Vangelo, quella del Buon Samaritano, in cui invece Gesù mostra proprio uno straniero che, senza badare alla sua sicurezza personale, si dedica a soccorrere un israelita caduto in un agguato. Questo è Vangelo, ma è anche buona cittadinanza e capacità di uscire dalla grettezza per cercare per tutti, nessuno escluso, la strada della cura e dell’opportunità di una vita migliore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA