Rubriche/Lettere
Lunedì 12 Novembre 2012
E ora che sei lassù, trasmetti anche agli angeli il tuo sorriso
Un telo blu, come il mare, che fa da sfondo al nostro Milite Ignoto. Che ignoto a noi non è, ha un nome, un volto e un carattere. Giovanni Sali, originario di Castelleone, ci ha lasciati il 3 novembre intorno alle 18 di quel piovoso sabato sera. Nato il 1 maggio, festa dei Lavoratori, se n’è andato da eroe esattamente la sera prima della Memoria dei Caduti. Un lavoratore ligio alla sua amata professione, il carabiniere, con un grande senso di giustizia, umiltà e passione. Tutti lo conoscevano e tutti gli volevano bene, dal più piccolo al più grande, non solo nel paese di Cavenago ma anche nella città di Lodi dove era sempre in servizio essendo Carabiniere di quartiere e lo si incontrava spesso in centro. Ma quella sera, il 3 novembre, Giovanni stava svolgendo il suo lavoro, quando non si sa chi e non si sa il perché gli hanno sparato, 3 colpi, uno finito a vuoto e gli altri hanno fatto breccia, colpendo il “Nostro Gigante Buono”. Chiunque sia stato non poteva conoscerlo, perché nessuno si sarebbe permesso di fare del male fisico a quest’angelo di uomo, che aveva sempre una parola buona per tutti, sempre cordiale e con il sorriso sulle labbra. Lui che la mattina alle 7 lo si vedeva passare in macchina per andare a prendere la sua adorata figlia Elena per accompagnarla alla fermata del pullman, solo per poterla vedere. Lui, che dopo il turno di lavoro, andava subito dalle sue figfie per abbracciarle, ed avere anche ottimi rapporti con Nicoletta. Lui che bonariamente richiamava noi ragazzi a non commettere errori, spronandoci a studiare ogni volta che lo si incontrava, non solo in borghese ma anche con l’arma nel cinturone. Ci sarebbero da dire tante cose sul suo conto, la sua bontà e il suo fare allegro che ha attirato l’affetto di molti. Nella sala consigliare del Comune di Cavenago ai piedi della sua bara numerosi mazzi di fiori, con intestazioni di ogni tipo, spiccavano le parole «gli amici di...» perché col suo carattere si era conquistato il paese e non solo. Giovanni amava fa caccia e la pesca trasmettendo quest’ultima passione anche alla sua Elena. Il grande angelo Giovanni Io ricorderemo sempre con il sorriso.Arnvederci Grande Giovanni! Ora che sei lassù, “Gigante Giò”, trasmetti anche agli angeli il tuo… sorriso!!
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