Rubriche/Lettere
Lunedì 23 Giugno 2014
È sempre stata prioritaria per noi la manutenzione delle piste ciclabili
Caro Direttore, Le chiedo cortesemente lo spazio per rispondere alla lettera a firma Luigi De Paoli – intitolata “Non promuovete le piste ciclabili per l’Expo, risparmiateci una figuraccia” – pubblicata sul Suo quotidiano nell’edizione di mercoledì 18 giugno u.s. Non ho alcun intento polemico. Anzi. L’accorata denuncia del Suo lettore mi offre l’opportunità di chiarire una volta per tutte qual è oggi la situazione finanziaria dell’Ente provinciale e la sua capacità di intervenire in ambito infrastrutturale, alla luce dei continui tagli delle risorse a disposizione.Prima, però, vorrei fare una precisazione in merito alla lettera, e cioè sul fatto, denunciato dal signor De Paoli, che tutte le Amministrazioni provinciali – da quella di Lorenzo Guerini a quella di Pietro Foroni, passando per l’Amministrazione di Osvaldo Felissari – abbiano continuato a costruire nuovi tratti di ciclabili infischiandosene della loro manutenzione. In realtà, la Giunta Foroni, di cui ho fatto parte nel ruolo di Assessore al Bilancio, non ne ha costruite di nuove. I progetti che si stanno realizzando negli ultimi anni con il finanziamento europeo, di Regione Lombardia e di Fondazione Cariplo, soprattutto per quanto riguarda il Basso Lodigiano, riguardano piuttosto il recupero alla ciclabilità delle strade arginali e delle cosiddette piste bianche. Per queste ciclovie, la manutenzione è in carico ad AIPO, l’Agenzia interregionale per il Po, che provvede al taglio dell’erba due volte all’anno e in collaborazione della quale la Provincia ha sempre mostrato di voler correre in caso di particolari esigenze o ritardi, anche se non obbligata, come accaduto di recente a Castelnuovo Bocca d’Adda. La competenza, del resto, è fissata da un’apposita convenzione.Per altre ciclabili, come quelle intorno a Codogno che stanno vedendo la luce in queste settimane, si tratta di interventi di mitigazione e compensazione realizzati – e finanziati – nell’ambito di opere infrastrutturali di grande impatto, come la 234, e per le quali è prevista la collaborazione con i Comuni.Ad ogni modo, l’Amministrazione Foroni ha sempre considerato la manutenzione argomento prioritario. Lo ha fatto per le arterie stradali, non costruendo nuove tratte se non di grande impatto sul fronte della funzionalità e della sicurezza, ma privilegiando ogni anno la sistemazione – a rotazione – del patrimonio esistente. Lo ha fatto anche per le ciclabili. Proprio io e il Dirigente del Dipartimento Infrastrutture ci siamo “inventati” all’epoca un capitolo di bilancio che ogni anno – e per un triennio – ha permesso lo stanziamento di 200mila euro per la manutenzione delle piste.Purtroppo a cambiare non è stata la nostra sensibilità, ma il nostro “portafoglio”. Non abbiamo potuto utilizzare i soldi risparmiati e messi in cassa, a causa del Patto di stabilità, e ci siamo dovuti rassegnare anche a un continuo impoverimento delle risorse disponibil dovuto al taglio dei trasferimenti da Roma sempre più massiccio - e irrazionale –, cominciato con il Governo Monti e proseguito con Letta e Renzi. Sotto quest’ultimo, poi, abbiamo dovuto far fronte alla finta riforma delle Province, che non le cancella, ma semplicemente si prepara a chiamarle in altro modo e a lasciar loro competenze e responsabilità senza i soldi per gestirle.Così ci sono – e ci saranno – sempre meno soldi per fare la manutenzione delle ciclabili. Delle strade. Delle scuole. O per occuparsi del taglio dell’erba. O per predisporre un piano neve decente. Come ha potuto constatare il signor De Paoli non si tratta del piagnisteo di un politico, ma di una situazione reale, nella quale già ci troviamo, che può solo peggiorare e rispetto alla quale più di così non possiamo proprio fare.Oggi, mi creda, fare l’amministratore pubblico non è facile. Non è semplice essere Sindaco. E neppure gestire da Commissario, in solitaria, un’intera Provincia. Tra l’altro in forma del tutto volontaristica. Spero francamente che in occasione della prima nevicata invernale ci sia un altro al mio posto a tenere il cerino in mano.Ma io e i miei collaboratori, e il personale tutto della Provincia, anche in questa situazione di difficoltà, continueremo a lavorare fino all’ultimo giorno con impegno responsabilità. Anche a sistemare le ciclabili più malridotte e a ripristinare in tempi accettabili i ponti inaccessibili. E’ accaduto a Graffignana, succederà a Montanaso.Continueremo anche a promuovere il nostro sistema di ciclabilità, che nonostante i problemi resta comunque uno dei più lunghi ed efficienti in Lombardia e che, vedrà signor De Paoli, potrà intercettare turismo anche da fuori Provincia e, insieme ad altri interventi (la navigazione fluviale, il recupero dei monumenti, l’accoglienza, il sostegno alle imprese, la ricerca e l’innovazione), potrà far giocare al Lodigiano un ruolo da protagonista nell’ormai imminente Expo 2015.Cordiali saluti.
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