È troppo semplice far ricadere le colpe solo sui cittadini

Egregio Direttore,in relazione all’articolo apparso giovedì 14 gennaio sulla pagina di San Giuliano avente come titolo Acqua microfiltrata per duemila persone grazie al lavoro del Cap, a firma di Giulia Cerboni, tengo a precisare quanto segue. Da tempo a nome mio personale e, a nome del Comitato Dostoevskij che rappresento, abbiamo condotto varie iniziative per rendere pubblico questo fenomeno che si verifica su una vasta area del quartiere Zivido di San Giuliano Milanese. Vi sono state due denunce alla locale tenenza dei Carabinieri e vari incontri con Cap ed Amiaque e la pubblica amministrazione.Il problema non riguarda soltanto i due complessi Giardini di Milano e Piana dei Giganti, in via Dostoevskij dove risiedono sì duemila famiglie, ma che in realtà coinvolge altri plessi abitativi,in via Ruffini, in via Gorki, ed altri plessi su via Tolstoi e Bambini di Beslam.Si attribuisce colpe a cattivi allacciamenti, non in regola con quanto indicato nella Carta Servizi.È semplice far ricadere le colpe sui cittadini, ma chi doveva controllare? Perché non si trovano i documenti di chi ha dato le autorizzazioni?Questa è la domanda che più volte abbiamo rivolto ed è caduta nel vuoto. Ma non accettiamo che si faccia passare come se la colpa è di questi due complessi, interessati da questo fenomeno, se colpa vi è stata è da cercare altrove, su chi non ha vigilato e su chi ha messo la sua bella firmetta che tutto era fatto nella norma.È da anni che si verifica questo fenomeno che non è solo acqua di colore rossastro ma a volte anche color coca-cola. Dopo una serie di incontri e l’interessamento del sindaco Lorenzano si è arrivati a questa soluzione, che spero sia risolutiva.

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