Ecco come gli zozzoni riducono le sponde dell’Adda

Gentile direttore, la ringrazio per aver già portato all’attenzione dei lettori il problema dei rifiuti abbandonati lungo le rive dell’Adda. La situazione si trasforma in una vera e propria emergenza in primavera e in estate, quando i gitanti del fine settimana dopo aver campeggiato sui gerali del fiume se ne vanno lasciando come ricordino montagne di spazzatura. Dopo i recenti episodi di Boffalora raccontati dal vostro giornale si è deciso di chiudere l’accesso alle macchine dalla cava, ma si tratta ovviamente solo di misure tampone. Basti vedere quello che accade a Zelo sulla sponda destra del fiume nel tratto tra il ponte di Bisnate e la strada che porta al Mortone: un angolo stupendo della provincia di Lodi che ha la sfortuna di essere preso d’assalto da torme di maleducati, stranieri ma non solo, che trasformano i sentieri d’accesso al fiume in autentici immondezzai. La foto che le allego è stata scattata lunedì mattina: quelli che si vedono sono i resti di un fine settimana di gozzoviglie lungo l’Adda, con i sacchetti di rumenta abbandonati che durante la notte sono stati spaccati e sparsi ovunque dagli animali. Uno spettacolo che spero possa convincere chi di dovere a prendere le necessarie contromisure: chiudere l’accesso alle auto non basta, servono più controlli utilizzando anche le imbarcazioni della polizia provinciale (che ho visto solo sulle foto del suo giornale, ma mai in azione lungo l’Adda...). Poi visto che questi zozzoni sono così debilitati da far fatica a portarsi a casa la loro immondizia, aiutiamoli mettendo dei cassonetti e dei cestini nelle zone più frequentate. Ma ho paura, caro direttore, che anche questa sia una delle tante battaglie perse per la difesa del nostro territorio. Purtroppo andando avanti di questo passo tra poco non ci sarà più niente da difendere, solo montagne di rifiuti e corsi d’acqua ridotti a cloache.

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