Ecco perché facciamo ricorso contro il decreto del Presidente

In riferimento all’articolo pubblicato sul quotidiano “Il Cittadino” di mercoledì 28 gennaio 2015 dal titolo “Mairago fa ricorso contro Napolitano”, anzitutto si esprime rammarico per la rilevanza mediatica data ad una vicenda che riguarda la cancellazione di un cittadino dall’anagrafe comunale al ricorrere dei presupposti di legge e che scaturisce evidentemente dall’esercizio di doveri di regolare tenuta dell’anagrafe della popolazione residente che la legge ha posto in capo agli ufficiali d’anagrafe.Sulla questione va definitivamente chiarito che il provvedimento di cancellazione è intervenuto solo a seguito di un’approfondita istruttoria che ha comportato ripetute verifiche ed accertamenti circa l’irreperibilità del cittadino. Nell’esercizio dei propri doveri d’ufficio, l’ufficiale d’anagrafe e gli altri responsabili comunali hanno agito assicurando al cittadino in questione tutti i diritti di partecipazione e contraddittorio procedimentale che l’ordinamento riconosce sin dall’avvio del procedimento di cancellazione e per tutta la durata dello stesso. Tanto premesso, alla luce di quanto pubblicato sul vostro quotidiano, si rende ulteriormente necessario precisare:- che il Comune di Mairago ha deciso di ricorrere al Tribunale Amministrativo di Milano contro il decreto del Presidente della Repubblica che annullava la cancellazione dall’anagrafe in questione ritenendo tale provvedimento ingiusto, anche alla luce del fatto che nel procedimento dinanzi al Capo dello Stato al Comune non è stato garantito il contraddittorio e dunque il diritto, costituzionalmente previsto, di difendere in giudizio le ragioni della propria decisione;- che il ricorso proposto appare tanto più necessario alla luce del fatto che dall’esito della vicenda dipende anche l’esito di una serie di contenzioni (tributari e ordinari) che, come ricordato anche dal vostro quotidiano, il cittadino in questione ha promosso contro il Comune di Mairago;- che il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica non è stato indicato tra le cause pubblicate sul sito internet del Comune perché si tratta di un giudizio che non ha avuto come parte il Comune, posto che le unica amministrazioni chiamate in giudizio sono state la Prefettura ed il Ministero dell’Interno;- che, tutt’al più, si potrebbe imputare al Comune di non avere indicato nell’elenco dei contenziosi il Ricorso gerarchico al Prefetto di Lodi promosso dal cittadino contro il Comune di Mairago ma, in tal caso, si tratterebbe di una omissione che riguarda una causa vinta dal Comune;- che è un dovere di tutti gli ufficiali d’anagrafe rilasciare la carta d’identità ad un cittadino che, pur risultando irreperibile presso la propria residenza, ma non ancora cancellato dall’anagrafe, si presenti presso gli uffici comunali per il rilascio di tale documento, posto che l’irreperibilità è per legge accertata “all’indirizzo” della persona e non presso gli uffici comunali.

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