Fiorani e l’inaugurazione del negozio di cibo per vip ma questa gente non prova mai un briciolo di vergogna?

Gentile direttore, ho letto sul “Cittadino” di sabato 4 gennaio l’articolo che avete dedicato all’ex amministratore delegato della Banca Popolare di Lodi, da tempo residente in Sardegna. Gianpiero Fiorani, come voi scrivete, è stato il personaggio più conosciuto che ha tenuto a battesimo il nuovo negozio di specialità alimentari di lusso che ha aperto i battenti a Lodi, in via Secondo Cremonesi, sulla sommità salita del “Montadone”, nello stabile del dentista Sangalli, cognato di Fiorani. Certo che, in un Lodigiano che conta ventimila disoccupati, con tre mense del povero della diocesi che accolgono ogni giorno oltre un centinaio di persone e con quaranta senzatetto, ci vuole un bel coraggio aprire a Lodi un negozio d’alimentari di lusso sfrenato. Spero che anche quei sacerdoti (pochi...) e quei politici che hanno a suo tempo sostenuto le scalate di Fiorani e dei suoi amici riflettano su queste situazioni…Fiorani, con quanto ha combinato a Lodi e con tutte le vicende giudiziarie per le quali è stato inquisito, non è certamente tra i personaggi benemeriti di questo territorio. Non lo è lui e non lo sono coloro che lo hanno aiutato nei suoi maneggi, dai suoi ex stretti collaboratori a taluni scriteriati ex componenti il consiglio d’amministrazione della banca fondata da Tiziano Zalli, personaggi che vanno in giro ancora per Lodi come se nulla fosse capitato anche a causa loro. Ma non provano alcuna vergogna? A stupirmi, nell’articolo da voi pubblicato, è stata anche la fotografia dell’inaugurazione del negozio, dove sono ben visibili altri personaggi di Lodi, che evidentemente con Fiorani hanno mantenuto strettissimi rapporti d’amicizia. Alcuni di questi sono bene in vista e addirittura si sono proposti di governare la città. Ma gli elettori li hanno giudicati e si sono ben guardati dal fornire loro l’appoggio necessario, non hanno raccolto neppure i voti necessari per entrare a far parte del consiglio comunale come semplici pedine.

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