Giusto limitare chi fa danni, ma perché uccidere le volpi?

Gentile direttore, potrebbe sembrare un problema di poco conto o una discussione fuori luogo, visto quello che succede nel mondo e anche molto vicino a noi.Ma come cittadino e da uomo di scuola volevo dire la mia su un animale alla ribalta della cronaca lodigiana. Neanche una settimana fa ho fotografato una volpe morta presso la ciclabile della Venere, segnalatami da un concittadino. E mi è venuta in mente la favola di Esopo, mi sono ricordato del Piccolo Principe e di PInocchio, di cartoni animati e libri per bambini con questo splendido e libero canide come protagonista.Cosa saremmo senza le volpi? Di certo più poveri di spirito e più pieni di topi. Questo onnivoro che si è saputo adattare a tutti i cambiamenti ambientali è purtroppo ancora cacciato anche solo per poter esibire la bella coda nel salone di casa. Noi umani siamo razza dominante: distruggiamo le cose belle, le poesie della natura, per il piacere di farlo.Anche se non si tratta di specie animali dannose. Perché in tal caso, da amministratore comunale mi chiedo: è urgente trovare una motivazione per ridurre il mega numero di colombi che infestano palazzi e opere d’arte, tetti e case di tutta la Bassa. Cosa aspettano a farlo coloro che sono deputati ad occuparsi di queste leggi ? Sono favorevole a limitare il numero di animali dannosi all’ambiente e all’agricoltura, al patrimonio artistico ed alla salute pubblica. Ma la volpe, per favore, no: non rientra in queste categorie, anche se qualcuno fa finta di farlo credere.

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