Gent.mo Direttore,approfitto della Sua rubrica per estendere alcuni ringraziamenti relativi alle Special Olympics appena concluse ospitate nella nostra città.Non avevo fino ad ora avuto modo di seguire così da vicino questo avvenimento, e devo ammettere che solo partecipando attivamente si riesce a capire perché si chiamano “Special Olympics”…Speciali sono i gli atleti che partecipano a questa competizione con entusiasmo, grinta, passione, e felicità che difficilmente si vede in qualsiasi altra competizione.Il loro giuramento, “Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa provarci con tutte le mie forze”, non è solo un motto, ma uno stile di vita e questo contagia tutte le persone che sono a loro intorno. Infatti, speciali sono le mamme e i papà che accompagnano e sostengono i propri figli, ma in più occasioni fanno i genitori dei ragazzi non accompagnati, sostenendoli e incitandoli in tutte le competizioni, ma anche mettendosi a loro disposizione durante i vari momenti di svago e di pausa tra una gara e l’altra.Speciali sono i volontari, dalla Croce Rossa, ai Vigili del Fuoco, non solo sempre presenti, ma sempre disposti a mettersi a giocare con gli atleti, a farsi coinvolgere nelle attività, a far provare i mezzi di soccorso, rendendosi disponibili a premiarli sul podio, mettendogli al collo le medaglie vinte.Speciali sono i ragazzi delle scuole medie e superiori che anziché festeggiare la fine dell’anno scolastico, hanno preferito essere in pista con gli atleti, ad organizzare le gare, a preparare i tavoli per i pasti, a servire a tavola, a portare acqua, a spostare tavoli, ma anche a giocare con gli atleti, a ridere, scherzare e divertirsi.Speciale è quel sindaco, che per preparare i campi e le aiuole dove si sarebbero svolti i giochi, non avendo le risorse economiche in bilancio, si è messo in sella ad un tagliaerba e ha provveduto personalmente alla sistemazione dell’area.Speciali sono gli organizzatori, che nonostante il periodo di crisi si sono adoperati per cercare le risorse necessarie ad organizzare questa macchina davvero impressionante e nel coinvolgere così tante persone per l’allestimento e la riuscita di questa manifestazione.Speciali sono tutto quelle persone che nell’ombra hanno aiutato e lavorato in silenzio per la buona riuscita di tutto l’evento.A voi tutti un sentito ringraziamento per l’esperienza davvero unica che mi avete fatto vivere.Un ringraziamento particolare voglio farlo alla banca in cui lavoro, che ha preso a cuore la proposta di partnership con No Limits e Special Olympics.Un ringraziamento particolare perché ha sostenuto economicamente questa iniziativa, perché lo ha fatto nella mia città, perché oltre alle risorse economiche ha messo a disposizione anche personale sia dell’Istituto e non, che ha contribuito insieme a tutti gli altri, a portare simpatia ed allegria durante tutta la manifestazione.Un ringraziamento particolare perché ancora una volta mi ha reso orgoglioso di esserne rappresentate a Lodi.
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