Ha alzato il tombino due settimane fa, poi è andato in ferie

Egregio direttore, qualche “buontempone” (mi limito a definirlo in questa maniera, ma l’aggettivo più esatto lo lascio ai singoli lettori) che era al lavoro tra piazza Zaninelli-angolo via Marsala, dopo aver sollevato un tombino, ha deciso di sospendere al lavoro, segnalandolo con due cavalletti. Il problema è che non ha sospeso l’intervento per riprenderlo il giorno successivo (cosa ci vuole a rimettere a posto un tombino di ghisa e a risollevarlo l’indomani?), ma il “buontempone” se ne è andato... in ferie. Il tombino è lì sollevato da almeno due settimane, con i cavalletti che i pedoni spostano a piacimento per evitare di fare il giro dietro l’aiuola. Non ci troviamo in Sudafrica né alla periferia di Mostar, ma nel pieno centro storico di Lodi, a dieci metri dall’impacchettato arco di Porta Cremona.

Non so chi debba soprintendere a questi lavori, ma è certo che se il “buontempone” che si trova in vacanza non ha un controllore sulla testa, c’è da auspicare che ce l’abbia almeno da parte del Comune di Lodi, il quale da due settimane ha sicuramente dipendenti con la divisa o senza che passano di lì e girano al faccia da un’altra parte per non vedere il tombino.

Volevo terminare questa lettera invitandoLa, egregio direttore, a proporre che il “buontempone” venga insignito dell’annuale benemerenza civica, stante le altissime capacità che possiede, ma ho meglio riflettuto, e credo che la benemerenza debbano darla anche al suo “capo”, a chi sovrintende questi lavori in municipio a Lodi, e fors’anche all’assessore. Quattro benemerenze per un tombino rimasto sollevato sono davvero troppe, mi dirà Lei, e sarei costretto a darLe ragione.

Mi lasci allora sottolineare che per l’ennesima volta il Comune di Lodi, i suoi amministratori e i suoi alti funzionari ci hanno fatto l’ennesima figura di palta (vuol vedere che non appena pubblicherà questa mia lettera si precipiteranno a chiudere il tombino?).

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