Gentilissimo direttore dott. Pallavera, con riferimento alle recenti notizie in merito alla “Banca Unica”, a mio avviso, i soci lodigiani che sono in numero oltre che significativo anche determinante, possono sostenere una proposta di SCISSIONE del ramo d’azienda della Lodi,con i dovuti conguagli che saranno fissati dai periti e con l’assegnazione delle azioni attualmente posseduti dai lodigiani stessi.
Ovviamente la su estesa proposta dovrebbe essere oggetto di approfondimento e, certamente, di sicura riuscita se sollecitata e sostenuta dal Suo Autorevole Giornale, dai sindacati locali, dagli imprenditori ed associazione dagli azionisti lodigiani.
I lodigiani, che a suo tempo non hanno inteso o potuto difendere la loro banca, con un impegno anche finanziario, potranno oggi rimettere in discussione quanto maldestramente portato a Verona.
Se la scissione non sarà possibile, l’Istituto di Tiziano Zalli potrebbe risorgere con una nuova e pulita banca….
Ringrazio per la Sua disponibilità e porgo distinti saluti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA