Il consenso citato dalla Capezzera è del tutto inesistente

Egregio direttore, ho letto con molto interesse l’articolo pubblicato sul vostro giornale martedì 12 giugno riguardo l’inaugurazione “virtuale” dei lavori per la costruzione della TEM. Una questione che mi tocca personalmente molto da vicino in quanto proprietario di alcuni terreni attraversati dal progetto della nuova infrastruttura e in quanto agricoltore. In questo senso mi hanno molto colpito, o forse sarebbe più opportuno dire stupito, alcune delle dichiarazioni riportate all’interno del citato articolo. In particolare quelle dell’Assessore provinciale Capezzera, la quale asserisce che “la Provincia di Lodi sia riuscita a creare consenso tra comuni, aziende, agricoltura sulla TEM”. Ora, non sta a me giudicare se realmente si sia creato consenso con aziende e comuni. Quello che è certo è che il citato consenso con il mondo agricolo è del tutto inesistente. E quanto dico non è frutto di una mia personale presa di posizione o di un mio personale sentore. È piuttosto frutto di tutta una serie di confronti avuti tra noi agricoltori della zona, anche a livello di associazioni di categoria. Da quando si sono avute notizie sul progetto e sul tracciato, non mi è mai capitato di sentire un solo agricoltore appoggiare l’iniziativa di costruzione di questa opera. Ed il motivo è piuttosto semplice: come può un agricoltore essere contento di vedere attraversati i propri terreni da una lingua di asfalto che nel migliore dei casi limita notevolmente le capacità produttive (e quindi di resa) dell’attività e che in alcuni casi rischia di soffocare del tutto le aziende agricole, mandando in fumo il lavoro di una vita, quando non di diverse generazioni? Senza contare che ancora molti sono i punti oscuri riguardanti le modalità di esproprio dei terreni e riguardanti l’occupazione dei terreni non interessati dal tracciato stradale ma che saranno sfruttati durante i lavori (come depositi di materiali e macchinari ad esempio). Mi piacerebbe quindi capire su che basi si fondano le affermazioni dell’Assessore, che mi sembrano più che altro frasi di circostanza, pronunciate con leggerezza. Se così non fosse denoterebbero una preoccupante distanza dalla realtà da parte delle Amministrazioni Locali che presagiscono, per il mondo agricolo, un futuro molto molto duro.Cordialmente,

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