Anche Lodi, come Milano negli scorsi giorni, ha assistito al lugubre spettacolo dato da un gruppo di fascisti che, utilizzando quale alibi la tomba di un loro camerata, ha sfilato per i viali del cimitero facendo sfoggio del solito repertorio di simboli e slogan del nefasto ventennio, con l’immancabile chiusura del saluto romano a chi non c’è più.Non staremmo a disquisire sull’insolito innamoramento dell’estrema destra nostrana per i cimiteri, ultimamente da loro molto frequentati , né vogliamo ribadire la negatività delle idee professate da questi personaggi, per i quali storicamente ed idealmente ordine significa una società con una sola religione, una sola cultura, una sola ideologia ed un solo capo. E naturalmente chi non si riconosce in queste modalità sociali può scegliere se adeguarsi o sparire. Il popolo italiano, alla fine, ha saggiamente deciso di fare sparire loro.Ci interessa invece, e molto, segnalare che domenica mattina al cimitero cittadino sono state violate diverse disposizioni di legge in vigore, e ci auguriamo che le forze dell’ordine presenti in numero consistente in questa occasione, abbiano provveduto a denunciare i protagonisti di quelle violazioni. Dato che sono state scattate fotografie e girati filmati non dovrebbe essere difficile, per chi di dovere, risalire agli autori degli illeciti e chiedere loro di risponderne di fronte al giudice, così come agli operatori delle forze di polizia presenti potranno confermare o meno l’eventuale violazione di leggi, regolamenti e disposizioni vigenti.Chiediamo che a Lodi, così come a Milano, non sia possibile per nessuno insultare la costituzione ed infrangere la legge italiane senza risponderne. Perché riteniamo necessario ribadire con forza il carattere antifascista della costituzione della nostra repubblica, e sopratutto che il fascismo, in Italia, non è un’ideologia, ma un reato, perseguibile in quanto tale. Lo dobbiamo a tutti i partigiani lodigiani uccisi dai nazifascisti, alcuni di loro riposano in quel cimitero.
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