Caro Direttore, a proposito delle polemiche che si sono susseguite nell’ultimo mese, riguardo il nostro signor Prefetto, riportando sul suo giornale una interrogazione presentata da un parlamentare del P.d., mi dà modo di esprimere la mia opinione sulla considerazione che ho io del nuovo Prefetto e per questo la ringrazio dell’ospitalità.Colgo pertanto l’occasione, anche se un po’ in ritardo di dare il benvenuto nella nostra città al Dott. Pasquale Gioffrè rappresentante del nostro governo, augurandogli un buon lavoro. Il benvenuto, però, non è stato dei migliori. Purtroppo, alcune notizie riportate ma apparse sulla stampa locale, hanno sollevato, sul nuovo Prefetto argomenti, secondo il mio parere, del tutto fuori luogo, offendendo la schietta figura del Dr. Gioffrè - dico così perchè quello che del Dott.Gioffrè. è subito emerso al primo impatto, è quello di un uomo aperto alla conoscenza delle persone, delle istituzioni ed enti del territorio e dei luoghi, con tatto e discrezione – . Da queste argomentazioni, personalmente, prendo subito le distanze, confermando nel Dott. Gioffrè la piena fiducia di cittadino che confida nella statura delle istituzioni. Io credo che illazioni e sospetti come quelli che ho avuto modo di leggere e sui quali si stanno purtroppo aprendo, in città, fronti di dibattito, indagini, e quant’altro, siano soltanto frutto di cattive volontà diffuse nella gente, come purtroppo oggi affiorano con frequenza, più per demotivazione generale, che per oggettivo riscontro. Sono certo che il nuovo Prefetto, che ritengo persona assolutamente per bene e capace, avrà occasione per dimostrare il suo valore, il suo spessore umano, ed il suo spirito di servizio e questo lo abbiamo potuto notare in tutte le visite già avvenute, nella provincia, nei comuni, nelle caserme e in tante associazioni del nostro territorio.Il mio personale piccolo contributo, e mi auguro quello che ognuno di noi dovrebbe dare, è di consentirgli di conoscere direttamente più persone (cosa che sta già facendo con grande partecipazione) e mantenere con queste un diretto legame, semplice e amichevole, ma sempre nel rispetto, da parte nostra, dei valori che egli stesso rappresenta.Carissimo dottor Gioffrè, noi che a Lodi ci siamo nati o viviamo da una vita, sappiamo che questa città non è facile al primo impatto, per ogni cosa. È diffidente e chiusa, come la tradizione contadina, che è di queste parti, forgia e modella nel modo di fare di questa gente, schietta, ma un po’ pettegola. Ma il tempo e il rapporto diretto, vedrà, le permetteranno di smussare ogni spigolo, di cancellare ogni nebbia che questo luogo sprofondato in fondo alla pianura le ha fatto subito trovare davanti, e forse, un giorno le dispiacerà di ripartire. Ecco, questo è quello che tutti i lodigiani per bene, a partire da me, vogliamo che accada, e , se accadrà, e mi creda ne sono certo che accadrà, vorrà dire che anche la gente, questa gente, non le avrà fatto mancare la fiducia.
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